I profughi di Conetta bloccano il traffico
Manifestazione sotto la pioggia ieri mattina di 30 eritrei nella vicina Agna: «Attendiamo da mesi di essere ricollocati»
di Nicola Stievano
CONA. Sono usciti di primo mattino dall’ex base di Conetta e, incuranti della pioggia battente, hanno raggiunto a piedi la zona artigianale di Agna, in territorio padovano.
I trenta migranti eritrei si sono piazzati in mezzo alla strada, bloccando il traffico e mostrando i loro cartelli con i quali chiedevano “attenzione”. Il sit-in è iniziato poco prima delle 7.30, fra la sorpresa di automobilisti a passanti, ed è durato fino alle 10. E’ stata una manifestazione pacifica, la replica dell’iniziativa degli eritrei ospiti nella vicina base di San Siro di Bagnoli, i quali venerdì mattina hanno raggiunto il centro del capoluogo e bloccato il traffico per ore.
«Abbiamo bisogno di attenzione», hanno scandito i richiedenti asilo eritrei mostrando i cartelli in inglese in cui chiedono che venga rispettato il piano di “relocation". Dopo lo sbarco in Italia si aspettavano di poter proseguire il viaggio in Europa e di ricongiungersi con i loro familiari, invece si sono trovati bloccati nei centri di accoglienza per mesi. E’ successo anche negli hub di Conetta e di San Siro dove nelle ultime settimane è cresciuto il malcontento fra gli eritrei, sfociato nei sit-in di questi giorni. Ieri ad Agna i migranti sono rimasti per ore sotto la pioggia, senza ombrelli e con abbigliamento inadeguato per la stagione, alcuni addirittura in ciabatte. Eppure non si sono mossi finché non hanno ottenuto delle precise garanzie. Domani anche loro, al pari dei connazionali ospiti a Bagnoli, dovrebbero lasciare la base per proseguire il loro viaggio, una volta portate a termine le formalità in questura.
A condurre la trattativa sotto l’acquazzone il comandante dei carabinieri della compagna di Piove di Sacco Enrico Zampolli. Ha parlato a lungo con i migranti insieme ai mediatori culturali mandati dalla cooperativa Edeco (ex Ecofficina) che gestisce entrambi gli hub. Ha spiegato loro che ormai avevano manifestato tutto il loro disagio e che potevano rientrare al centro di accoglienza, anche per cambiarsi e asciugarsi. Verso le 10 i migranti hanno liberato la strada e si sono diretti verso Conetta. Ora si aspettano che le promesse, ribadite venerdì dal super prefetto Mario Morcone dopo la protesta di Bagnoli, siano mantenute altrimenti c’è da scommettere che torneranno nuovamente a farsi sentire. Per tutta la durata della manifestazione è il traffico è stato deviato dalla polizia locale e dalla protezione civile di Agna su un percorso alternativo mentre il sindaco Gianluca Piva ha assistito alla trattativa. «Ringrazio i carabinieri per la fondamentale opera di mediazione», afferma, «grazie alla quale non ci sono stati problemi e la manifestazione si è chiusa pacificamente. Abbiamo fatto in modo di ridurre al minino i disagi per gli automobilisti».
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