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Raid al Salvarosa I vandali patteggiano 20 mila euro di danni

SPINEA. Dopo aver ammesso i propri errori, assumendosi la piena responsabilità del gesto, aver chiesto scusa e aver risarcito i danni provocati al Salvarosa Calcio, i tre ormai ex ciclisti della...

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SPINEA.

Dopo aver ammesso i propri errori, assumendosi la piena responsabilità del gesto, aver chiesto scusa e aver risarcito i danni provocati al Salvarosa Calcio, i tre ormai ex ciclisti della società sportiva Zalf Desireè Fior di Castelfranco Veneto hanno chiuso i conti con la giustizia patteggiando un’ammenda complessiva di 20.200 euro e ottenendo la sospensione condizionale della pena.

Erano stati pizzicati all’inizio di settembre i tre ciclisti della società sportiva Zalf. Erano stati sorpresi a rubare materiale sportivo dagli spogliatoi della società calcistica castellana. Si trattava di Nicolò Rocchi, 25 anni, di Spinea, Davide Gabburo, 23 anni di Bovolone (Verona), e Filippo Rocchetti, 20 anni, di Montecassiano nelle Marche. Hanno ammesso la loro bravata, sfociata nel furto di palloni e materiale sportivo negli spogliatoi del Salvarosa, hanno detto di essersi pentiti da un gesto inspiegabile ed hanno annunciato la loro piena disponibilità a risarcire il danno al Salvarosa calcio.

Sono stati processati per direttissima e, a risarcimento avvenuto, i tre ciclisti (assistiti dagli avvocati Laura Modolo per lo studio Dalla Libera, Doroni e Salvini) hanno scelto la via del patteggiamento, che chiuderebbe definitivamente il procedimento penale a loro carico. I tre ciclisti avevano passato la serata a festeggiare. Alla fine, mentre transitavano per via dei Carpani, a due passi dall’albergo in cui risiedevano, il terzetto ha notato che il cancello del campo sportivo di Salvarosa non era chiuso con il lucchetto. Hanno posteggiato nei pressi degli spogliatoi la loro Ford Fiesta scura e sono entrati, attraverso una finestra, negli spogliatoi. Dopo aver spaccato un posacenere e aver sporcato un muro con una bottiglia, i tre avevano caricato nell’auto una ventina di palloni da calcio oltre a diverse pettorine, pantaloncini e calzettoni da gioco, ghiaccio spray e cerotti (materiale per un valore complessivo di circa 600 euro). La loro azione era stata però notata da un residente che aveva allertato il 112. I militari avevano bloccato poco distante la vettura dei tre ciclisti rinvenendo anche il “bottino” del colpo.

Per i tre erano scattate le manette: dopo la convalida dell'arresto i tre ciclisti erano stati rimessi in libertà.

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