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Stop alle bufale, i vantaggi dei vaccini

Mala informazione, convinzioni errate e tante, troppe bufale, spesso alimentate dalla rapidità e capillarità di internet: sono questi i nemici contro cui devono ormai lottare quotidianamente i medici...

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Mala informazione, convinzioni errate e tante, troppe bufale, spesso alimentate dalla rapidità e capillarità di internet: sono questi i nemici contro cui devono ormai lottare quotidianamente i medici nel loro insistere a favore delle vaccinazioni. Proprio per fare finalmente chiarezza e magari riportare la discussione su un piano realmente scientifico (e non pseudo tale) ieri sera, negli spazi della galleria San Lorenzo, in piazza Ferretto, gli esperti dell’Asl 12 e i rappresentanti dell’ordine dei medici di Venezia hanno promosso un incontro informativo con la cittadinanza, intitolato “Vaccinarsi per la vita”. Nel corso della serata, durante la quale hanno preso parola gli specialisti del dipartimento lagunare di Prevenzione Luca Sbrogiò, Marco Flora e Vittorio Selle, oltre a Giovanni Leoni ed Ornella Mancin, dell’ordine professionale, si sono quindi volute “smontare” molte credenze che tengono lontane le persone dagli ambulatori, illustrando invece i reali vantaggi che i vaccini garantiscono, sia per sé stessi che per gli altri.

L’appuntamento ha rappresentato insomma un’occasione per esaminare i più recenti dati sull’argomento e fare il punto sulle azioni possibili, ma ampio spazio è stato concesso anche alle domande e alle perplessità dei presenti, proprio per stimolare una maggiore comprensione della materia. «L’obiettivo fissato è raggiungere il 95 per cento dei bambini con le vaccinazioni, a Venezia siamo a quota 94, ma non possiamo adagiarci sugli allori», ha spiegato Sbrogiò. «Noi consigliamo a tutti di consultare il sito www.vaccinarsi.org, dov’è possibile ricavare un quadro scientifico accurato di rischi e benefici».

«Parlare di vaccini nel 2016 è sconvolgente», ha rincarato Leoni, «purtroppo siamo nella situazione paradossale in cui, a maggiore capacità di comunicazione ha seguito maggiore rischio di disinformazione, tra bugie sui social e chi ne approfitta per guadagnarci. Anche a livello nazionale arrivano messaggi falsati, si pensi ai confronti in televisione che a virologi di livello internazionale contrappongono personaggi senza qualifica. Servirebbe una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni».

Giacomo Costa

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