Arrestato un ladro di biciclette
Noale. Sorpreso dai carabinieri mentre stava compiendo l’ennesimo furto

NOALE. L’ennesimo furto di bicicletta gli è costato caro. Da tempo ai carabinieri di Noale erano arrivate notizie di ammanchi ai danni di passeggeri che poi sarebbero saliti sui convogli da e per Venezia. L’ultimo tentativo di Matteo Antonio Gianino, 44enne di origini siciliane, è stato fatto nella tarda serata di lunedì in via Sailer, ma è stato sorpreso dai militari mentre stava forzando la catena di sicurezza. Per l’uomo, senza fissa dimora, è scattato l’arresto. Sono tante le persone che ogni giorno arrivano allo scalo ferroviario chi in auto, chi in bicicletta. E per quest’ultimi, via Sailer è il posto più adatto. Solo che al rientro dal loro viaggio, capitava che si dovesse tornare a casa a piedi o si doveva chiamare qualcuno per farsi accompagnare: la due ruote si era volatilizzata. Ma non da sola. Così l’Arma ha predisposto indagini, piazzando degli uomini in borghese a gironzolare su e giù per via Salier e nel parcheggio scambiatore sul retro della stazione.
Normali passeggiate, specie negli orari “sensibili”, quando il grosso degli utenti arriva a Noale. Finché gli sforzi sono stati premiati lunedì, in tarda serata, quando ormai Gianino pensava di aver messo a segno il colpo; aveva appena forzato una grossa catena che teneva stretta la costosa bicicletta, pronto per salirci e darsi alla fuga: non sapeva che gli inquirenti lo stavano osservando da un bel po’. Così la pattuglia di carabinieri in borghese, supportati dai colleghi in auto, lo hanno accerchiato e bloccato. Il 44enne è stato trasferito alla vicina caserma, dalla perquisizione è uscito un tronchese usato per sbloccare le bici. Dai successivi accertamenti, dopo aver visto le immagini delle telecamere, i militari gli hanno attribuito almeno altri due furti di biciclette commessi nei giorni scorsi. Di più, perché l’uomo teneva nelle tasche un documento di identità e quattro banconote da 20 euro falsi. Aveva, poi, 700 euro, stavolta veri, ma l’Arma pensa che siano frutto della vendita delle bici rubate.
Alessandro Ragazzo
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