Perso il lavoro, sfratto vicino per coppia con quattro figli
CAVARZERE. Emergenza sfratti in città. È lo stesso sindaco, Henri Tommasi, a confermare che il fenomeno ha raggiunto, ormai, livelli decisamente allarmanti.
Diego Degan
CAVARZERE. Emergenza sfratti in città. È lo stesso sindaco, Henri Tommasi, a confermare che il fenomeno ha raggiunto, ormai, livelli decisamente allarmanti.
«Fino a pochi anni fa», spiega il primo cittadino, «la media era di quattro o cinque sfratti esecutivi all’anno. Adesso siamo arrivati a venti-venticinque». Inutile dire che la causa di questa situazione non è altro che la crisi economica che ha fatto perdere a molti il posto di lavoro e, conseguentemente, la possibilità di pagare gli affitti. Esemplare il caso di una famiglia di sei persone: il papà Gianluca, la mamma Stefania e quattro bambini tra i 4 e gli 11 anni. Abitano in una casa di Grignella (ingresso, soggiorno, cucina, tre camere, due bagni, garage e giardino) da settembre del 2009 e pagano, meglio pagavano, un affitto di 500 euro al mese. Dal 2015, però, hanno smesso di pagare regolarmente l’affitto, perché Gianluca ha perso il lavoro e Stefania si deve occupare dei figli. Ora attendono lo sfratto esecutivo per morosità, già rimandato il mese scorso e previsto, con la presenza dell’ufficiale giudiziario e l’eventuale uso della forza pubblica, per il prossimo 9 novembre. Ci sono pochi giorni, quindi, per trovare una soluzione. «Non abbiamo mai lasciato nessuno sulla strada e non lo faremo adesso», ribadisce Tommasi, ricordando l’alto numero di sfratti che il Comune deve fronteggiare, «quando è scoppiato il caso di questa famiglia, nel 2015, loro non erano in graduatoria per le case popolari e non potevamo “passare davanti” agli aventi diritto».
E quanto alle molte case popolari sfitte (un centinaio abbondante) nel territorio comunale, Tommasi afferma che «prima di assegnarle, bisogna metterle a norma e soldi ce ne sono pochi». Ma il possibile è stato fatto e «in questi anni di amministrazione abbiamo assegnato decine di appartamenti, la grande maggioranza a famiglie italiane. In settimana (da oggi, ndr) esamineremo di nuovo la situazione e cercheremo le possibili soluzioni ma, come ho detto, non lasciamo nessuno sulla strada e non lasceremo neppure questa famiglia».
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