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Centro giovani a Spl la Corte dei Conti chiede 348 mila euro

MOGLIANO. «Ora pagate voi». La corte dei conti accerta il danno erariale per la vendita del centro giovani a Spl: partono le richieste di messa in mora per consiglieri comunali, dirigenti,...

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MOGLIANO. «Ora pagate voi». La corte dei conti accerta il danno erariale per la vendita del centro giovani a Spl: partono le richieste di messa in mora per consiglieri comunali, dirigenti, segretario, amministratori e revisori dei conti del comune di Mogliano. Potrebbe essere un vero tsunami quello che sta per investire l’intera classe politica e i tecnici che hanno governato l’amministrazione moglianese negli ultimi anni.

Nei giorni scorsi il segretario comunale Luisa Greggio ha inviato a una lunga lista di persone sotto inchiesta una diffida al pagamento di complessivi 384mila euro. A fornire l’elenco è stata la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti che, attraverso una nota ufficiale, lascia filtrare importanti rivelazioni sull’indagine, ancora in corso, in capo al procuratore Alberto Mingarelli. La lancetta dell’orologio torna indietro a quel fatidico consiglio comunale del 21 dicembre 2009, pochi giorni prima di Natale: «L’operazione di acquisto», dichiara la Corte dei Conti di Venezia, «dei due immobili (Centro Giovani e Ala sud delle scuole Piranesi, ndr) ed indebitamento, al di là dei profili di aggiramento o elusione del patto di stabilità evidenziati nella pronuncia della Sezione Controllo (emessa a giugno del 2015, ndr), deve ritenersi illecita ed assolutamente antieconomica. Sia per la società Spl, già in condizione di dover essere posta in liquidazione, sia per il comune di Mogliano che di fatto risulta essersi indebitato e aver pagato gli interessi di un mutuo per beni immobili che erano già di sua proprietà». Ad essere imputato ora, ad una vasta platea di amministratori e tecnici, è il valore degli interessi passivi del mutuo da 1,5 milioni di euro contratto da Spl, e garantito dal comune, per l’acquisto degli immobili. Chi dovrà pagare? Per ora non ci sono sentenze, né condanne e la fase istruttoria non risulta ancora conclusa. La messa in mora è il procedimento necessario a bloccare l’eventuale prescrizione. A ricevere la diffida sono comunque in molti: l’ex sindaco Giovanni Azzolini e gli altri dieci consiglieri comunali che votarono a favore della vendita del centro giovani (coperti da assicurazione). Tra questi c’è anche l’attuale assessore della giunta Arena, Ferdinando Minello. Tra i destinatari anche l’ex segretario comunale Davide Alberto Vitelli (attualmente a Conegliano), i membri del cda di Spl (Andrea Bortolato, Massimo Mattiazzo, Ugo Rossi), il collegio dei revisori di conti e alcuni dirigenti. Ma non finisce qui, lo tsunami, è appena iniziato: «Dalle attività istruttorie effettuate da questa procura sono emerse diverse ipotesi di danno erariale» scrivono i magistrati «alcune già accertate ed altre per le quali si attende la definizione degli organi fallimentari». Il conto, dunque, è destinato a salire.

Matteo Marcon

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