Profughi a Conetta, la situazione è al limite
Visita dei parlamentari di Fratelli d’Italia all’ex base e il sindaco si infuria: «Nessuno mi ha avvertito»

CONA. «Prendiamo i soldi che guadagnano le cooperative e usiamoli per costruire una bella città in Africa dove rimandare i profughi, invece di tenerli qui, per anni, a non fare niente». Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, risponde con questa frase alla domanda su cosa si può fare per risolvere la situazione che si è creata tra Conetta, Agna e Bagnoli, dove vengono ospitati quasi duemila profughi a fronte di circa novemila abitanti.
Ieri Rampelli, il collega Walter Rizzetto e una delegazione di FdI con esponenti di Padova, Rovigo e Cavarzere, ha fatto visita alla base di Conetta. Rampelli parte da due presupposti. Il primo è che le cooperative che gestiscono questi centri avrebbero un guadagno di 10 euro al giorno a persona. «E’ un conto che ha fatto il sindaco di Agna, qui presente, e che io userò in Parlamento» spiega. Ma aggiunge, «anche se loro dicono che il margine è 20-30 centesimi». Comunque, in un anno, quei 10 euro diventano, solo a Conetta, quasi quattro milioni di euro Il secondo sono le condizioni di vita all’interno della base. «Eravamo già stati a Bagnoli, la settimana scorsa», dice Rampelli, «ma la visita era stata annunciata per tempo e abbiamo avuto l’impressione che tutto fosse stato tirato a lustro per l’occasione. Qui abbiamo cercato di arrivare più “di sorpresa” ma ci hanno tenuto fuori ad aspettare per 45 minuti». Secondo la cooperativa mancava l’autorizzazione della Prefettura di Venezia, perché la richiesta era stata fatta in Questura a Padova. Poco importa: i rappresentanti di FdI sono entrati e hanno visto la situazione già ampiamente descritta dalle cronache in questi mesi: centinaia di giovani, stipati in capannoni di plastica, dormitori privi di privacy e inadeguati alla stagione invernale, poche donne tra molti maschi, uno che si lavava a una fontanella, bagni lontani dagli alloggi, ecc. Una situazione precaria ma, per la quale, la coop ha dato, ai visitatori e alla stampa, alcune risposte. A parte i già citati margini di guadagno (la presenza, oltre al personale “normale”, di medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, li riduce moltissimo), gli sforzi compiuti per rendere “abitabile” la base, con l’installazione di bagni comunicanti con i dormitori e impianti di riscaldamento e ventilazione, gli alloggi separati per le donne (una quarantina) anche se sposate, il potenziamento del servizio wi-fi, ecc. La delegazione di FdI ha lasciato Conetta ma c’è, comunque da registrare la polemica del sindaco di Cona, Panfilio, non pre-avvertito della visita. «Una iniziativa strumentale con cui il sindaco di Agna, Gianluca Piva, vuole rifarsi una verginità dopo aver cambiato, in poco tempo, tre diverse casacche».
Diego Degan
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