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Aurora Masato a Medjugorje: «Il nostro viaggio della speranza»

La bimba rimasta tetraplegica dopo l’incidente provocato da un uomo alla guida sotto effetto di droga. La mamma: «Abbiamo provato tutte le cure ma continuiamo a credere in una vita normale per lei»

di Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura

DOLO. Un viaggio della speranza a Medjugorje da parte di Tania Maritan e di sua figlia Aurora Masato rimasta in sedia a rotelle dopo il terribile incidente sulla statale 309 Romea provocato da un giovane del posto che era sotto l’effetto di stupefacenti. Questa l’iniziativa che si terrà dal 13 ottobre e che coinvolgerà negozianti e tanti volontari della Riviera.

A raccontare il perché di questo viaggio è la stessa mamma di Aurora: «Purtroppo per Aurora ci sono stati tanti miglioramenti ma non quelli che tutti speravamo. Mia figlia è costretta in sedia a rotelle a causa della condotta di Andrea Pellizza il conducente che ha provocato l’incidente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sono seguite cure in centri specializzati. Ma Aurora per ora vive una vita difficile anche se va regolarmente a scuola e ha tantissimi amici. Con il viaggio della speranza per Aurora, che farò insieme a dei negozianti di Dolo e Fiesso, porteremo anche tanti regali ai bimbi degli orfanatrofi della Bosnia».

Per mamma Tania la speranza di rivedere Aurora camminare non si fermerà mai. «Chiederò anche aiuto alla Madonna», dice Tania Maritan, «Prego che la mia bambina possa tornare ad avere una vita normale».

Il calvario di Aurora e di sua mamma era partito quando Andrea Pellizza il 19 gennaio 2013 è uscito in retromarcia da una stradina laterale della Romea immettendosi sulla statale con una folle manovra di inversione a U centrando la Twingo i cui c’erano Tania e Aurora. C’è stato un processo penale che ha portato alla condanna di Pellizza, mentre il processo civile deve ancora partire. Intanto i problemi restano anche di natura economica. «Abbiamo speso», spiega la mamma. «tanti soldi in cure mediche e avvocati ma finora le assicurazioni devono ancora anticiparci le somme che ci spettano. Il processo civile durerà anni e costerà altre migliaia di euro. Come potremmo andare avanti in questo modo sia io che mia figlia che siamo entrambe invalide non lo so, se anche Inps non ci anticipa il dovuto ?».

La donna fa anche un appello per trovare una fisioterapista a domicilio specializzata in patologie neurologiche infantili. «Aurora ha bisogno», spiega mamma Tania. «di essere seguita da persona specializzata nel trattamento a domicilio dei problemi legati alla mancata deambulazione di Aurora Chi ha i requisiti e fosse interessato può chiamarmi al 342 3780678».

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