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La crisi colpisce i piccoli Poveri e senza istruzione

A Mira il Comune lancia l’Sos sociale: raddoppiati i minori in carico all’Ente Spolaor: «Impennata nel numero degli abbandoni scolastici già alle elementari

di Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura

MIRA. Crisi economica e i servizi sociali del Comune di Mira, il più popoloso della Riviera, registrano la cifra record 2.500 prese in carico su quasi 39 mila residenti. A fare il quadro di una situazione a dir poco esplosiva è l’assessore ai servizi sociali Francesca Spolaor.

A preoccupare di più è la continua crescita di casi di bambini e adolescenti in carico all’ente locale. Nel 2014 erano 77, nel 2015 sono stati 103 e in questa prima parte del 2016 ne sono stati contati già 105, a fine anno potrebbero così essere il doppio. «Numeri altissimi», dice Francesca Spolaor, «Avere un minore in carico significa avere in carico tutta la famiglia, perché quasi sempre dietro ci sono tante situazioni disagiate».

I minori sono seguiti dai Servizi Sociali per procedure di inserimento in comunità diurne e residenziali, per servizi educativi e di assistenza domiciliare, per i trasporti. E poi c’è l’abbandono scolastico: «Contiamo un numero enorme di inadempienze scolastiche, assenze immotivate dalle lezioni sia alle scuole medie ma perfino alle elementari».

Un secondo ambito riguarda la categoria degli adulti, alle prese con dipendenze e problemi psichiatrici. Sono passati da 9 nel 2014 a 16 nel 2015. «Seguiamo sempre più uomini», spiega l’assessora, «spesso di età compresa tra i 40 e i 55 anni, con alle spalle una separazione o altri problemi. Spesso sono ex lavoratori in proprio che si sono infilati nel tunnel delle dipendenze, specialmente alcolismo e gioco d’azzardo. Sono persone che hanno bruciato le proprie reti sociali. Poi ultimamente abbiamo molti casi di giovani che si sono completamente isolati».

Un’altra emergenza è quella abitativa. I casi disperati sono passati dai 31 del 2014 ai 43 del 2015 e di conseguenza è aumentato anche il budget previsto dal Comune: dai 45.212 euro del 2014 ai 55.705 nel 2015, oltre 10.000 euro in più per affrontare un’emergenza sempre maggiore.

«Anche quest’anno, nonostante le poche risorse dallo Stato», dice il sindaco Alvise Maniero, «non abbiamo tolto un euro alle spese per i Servizi Sociali ma anzi le abbiamo aumentato di oltre 100.000 euro per le continue emergenze».

Un altro dato eloquente relativo all’aumento di spesa per il Comune riguarda il bilancio sociale dell’Asl13, dove ogni Comune stanzia una quota di spesa per contribuire alle attività nel comparto. Mira è il Comune che ha maggiori spese. Nel 2015 la spesa complessiva è stata di 1.2 milioni con un aumento di quasi 200.000 euro rispetto al bilancio precedente. Gli ambiti che chiedono più r sostegno sono quelli della disabilità e dei minori.

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