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Opposizioni a Mira contro Maniero «Zero condivisione»

MIRA. È un coro di critiche da parte di tutte le opposizioni sull’operato del sindaco Alvise Maniero dopo quattro anni di governo della città. «Il sindaco», spiega il capogruppo di Forza Italia Paolo...

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MIRA. È un coro di critiche da parte di tutte le opposizioni sull’operato del sindaco Alvise Maniero dopo quattro anni di governo della città. «Il sindaco», spiega il capogruppo di Forza Italia Paolo Lucarda, «vuole presentarsi come il nuovo, ma nuovo non è più ormai. Va detto che abbiamo cercato di collaborare con lui e la sua giunta in tutti i modi e abbiamo solo avuto porte in faccia. Ci sono strade ridotte ad un colabrodo. Immobilismo assoluto. Si stava meglio quando si stava peggio, cioè quando amministrava il centrosinistra, ed è duro dirlo come capogruppo di Forza Italia. Maniero deve sapere poi che l’onestà è una pre condizione per amministrare, ma non è sufficiente. Ci vuole capacità che lui non ha, come si è visto con il disastro dell’introduzione del sistema porta a porta e con la gestione dei cimiteri».

Pesanti bordate arrivano dal Pd con i consiglieri Maurizio Barberini (ex assessore) e Gabriele Bolzoni (ex vicesindaco). «Il sindaco non ha più scuse. La colpa alla burocrazia non regge. Ormai da anni ha scelto lui i nuovi dirigenti in Comune», spiegano, «Maniero non può più presentarsi come il nuovo, è un amministratore di esperienza, un giovane con un vissuto politico».

Poi un affondo: «La partecipazione come la intendono i grillini è mera comunicazione. Non hanno mai accolto alcun nostro suggerimento né sul Pat, né sul bilancio, né sulla raccolta dei rifiuti. Non c’è stata partecipazione dei cittadini sul porta a porta, né sulla tassa imposta ai cavanisti e neanche sulle sparate del primo cittadino, ormai superate, di uscire dalla Città Metropolitana. E che dire della situazione delle manutenzioni pessime e della perdita del distretto sanitario?».

Dura anche la posizione di Fabio Zaccarin, consigliere del gruppo misto. «Verificheremo al voto quanto i miresi hanno veramente apprezzato l’operato della giunta. È sotto gli occhi di tutti il degrado senza precedenti di strade, parchi, pubblica illuminazione. È sotto gli occhi di tutti il nulla in termini di impulso alle attività produttive e al turismo, quindi al lavoro. È sotto occhi di tutti il disinteresse per la sicurezza. Altro che il gioco a premi del bilancio partecipato e del referendum a quorum zero, ultimo lancio di petardi di una amministrazione ormai al tramonto».

Alessandro Abbadir

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