VENEZIA. Ha iniziato la sua carriera al Collegio Navale F. Morosini e l'ha terminata come Comandante della Capitaneria di Porto di Venezia. L'8 maggio si chiuderà un cerchio per il contrammiraglio Tiberio Piattelli che dal 3 ottobre 2010 ha rivestito anche l'incarico di Direttore Marittimo del Veneto e di Capo del Dipartimento Marittimo, prima di lasciare il posto al Comandante Goffredo Bon e congedarsi per la pensione l'8 maggio, Piattelli ha voluto salutare la città.
"È stata un'emozione allora come adesso - ha detto, ripercorrendo il momento del suo insediamento nella Capitaneria quasi sei anni fa - Venezia è una realtà unica al mondo ed è stata una delle sedi che ho desiderato di più". La responsabilità più grande sotto il profilo della sicurezza è stata l'area di Porto Marghera, essendo un sito industriale: "Le grandi navi hanno un impatto mediatico - ha spiegato - ma il traffico merci si svolge a Marghera". Il Comandante non si è sbilanciato sulla questione delle grandi navi, ma si è limitato a dare un parere legato alla sicurezza: "Se vogliamo tenere la Marittima - ha detto - sia il Contorta che il Canale Tresse non comportano pericoli, se poi si decide di fare un porto fuori non abbiamo mai detto no al progetto Dufuerco, ma queste sono scelte politiche. Quando ero un giovane studente, nel Bacino passavano le navi pretoliere, quindi è di sicuro migliorata la sicurezza ambientale. È stato rinnovato di recente l'accordo Blue Flag, è attiva la convenzione tra la Marittima e l'Agenzia Doganale per i fumi delle navi, l'Arpav controlla le acque di balneazione e molto altro".