«Noi rese invalide ma la giustizia tarda ad arrivare»
Tania Maritan e Aurora non sanno come fare per vivere dopo l’incidente provocato da un uomo che guidava drogato
di Alessandro Abbadir
DOLO. «Ora spero che il cambio del giudice non provochi ulteriori lungaggini nel processo contro Andrea Pellizza il giovane che alla guida della sua auto sotto effetto di stupefacenti ha reso invalide per sempre me e mia figlia Aurora. Questa persona. con questo atteggiamento dilatorio ci sta rendendo impossibile anche la vita dal punto di vista economico».
A parlare è Tania Maritan la mamma di Aurora Masato, la piccola di 6 anni che a causa della condotta di Pellizza rimarrà per sempre in una sedia a rotelle. Pellizza con la sua auto una Fiat Bravo il 19 gennaio 2013 è uscito in retromarcia da una stradina laterale della Romea immettendosi sulla statale con una folle manovra di inversione a U senza dare la precedenza alla Twingo i cui c'erano Tania e Aurora, L'aveva centrata e la piccola auto era finita contro una Passat che proveniva dalla corsia opposta.
Da lì il calvario di Tania e Aurora. La giudice Roberta Marchiori questa settimana,ha preso la sua decisione: si è astenuta dal proseguire l'udienza così come aveva chiesto il difensore dell'indagato, l'avvocato Roberto Bolognesi, che aveva presentato l'istanza di ricusazione, La richiesta sarebbe scattata coinvolgendo la Corte d'Appello se il magistrato non si fosse astenuto. Il legale aveva sostenuto che la giudice, non accogliendo la sua richiesta di messa in prova per il suo cliente, avanzata per evitargli il carcere, si fosse espressa e che, quindi, non avrebbe potuto celebrare il rito abbreviato e quindi emettere la sentenza.
Tania Maritan è preoccupata: «Ora sembra che la giustizia non arrivi più. Io posso lavorare saltuariamente e i risarcimenti in atto sono in attesa della conclusione del processo. Io e mia figlia non sappiamo perciò come andare avanti. Spero solo con non si perda altro tempo e che si riconosca tutto il male che ci ha fatto questa persona».
A giudicare il caso intanto è stato individuato il giudice Alberto Scaramuzza. Se fosse dovut intervenire la Corte d'Appello, per decidere sulla ricusazione, ci sarebbe voluto molto più tempo. Tania Maritan è convinta però che anche se Pellizza cercherà di perdere altro tempo in mille modi su di lui la scure della giustizia si abbatterà implacabile. «Quando il suo avvocato ha fatto richiesta di ricusazione del giudice Marchiori, Pellizza mi ha quasi riso in faccia», spiega la donna, «Voglio vedere se riderà ancora quando sarà condannato come merita per aver rovinato la vita ad un piccolo angelo che aveva appena 3 anni, e se come mi auguro finirà anche in galera».
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