Truffa alle Poste, processo al via
L’accusa è di associazione a delinquere. Udienza rinviata a ottobre

È iniziato a Mestre il processo per una truffa alle Poste italiane scoperto a Treviso a seguito di un raggiro messo a segno ai danni dell'ufficio centrale delle Poste di piazza Vittoria a Treviso. L'intuizione di un maresciallo dei carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della Procura, il quale aveva scoperto che dietro a quella che sembrava una «banale» e piccola truffa si nascondeva in realtà qualcosa di molto più esteso e articolato, ha permesso di scoprire analoghi colpi ai danni di molti altri uffici postali.
Il pubblico ministero ha depositato ieri 2.000 pagine di prova e l’udienza è stata rinviata al prossimo ottobre. Associazione a delinquere finalizzata ad una truffa estesa in tutta Italia, una truffa che alle Poste Italiane è costata 422 mila euro.
A capo della banda, stando alle accuse, c'erano Luca Pastrello (40 anni, di Musile) e Tobia De Antoni (35, Teglio Veneto), ma i due nulla avrebbero potuto senza l'appoggio del funzionario dell'Agenzia delle entrate di Portogruaro Gianni Fagotto (60 anni, Fossalta di Portogruaro), che deve rispondere anche di abuso d'ufficio. L'imputato Riccardo Tosetto (57 anni, Grumolo delle Abbadesse) ha raggiunto l'accordo con il pubblico ministero Federico Bressan per patteggiare una pena di un anno, otto mesi e dieci giorni di reclusione.
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