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La crisi del commercio aumentano i negozi sfitti

San Donà. Le vetrine del centro restano chiuse con un incremento del 30% Faloppa (Confcommercio): «Colpa della pedonalizzazione e degli affitti alti»

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Turn over tra le vetrine del centro, ma ancora tanti negozi restano sfitti. Sono aumentati di circa il 30 per cento. Intanto, in via Battisti ha chiuso dopo un secolo il barbiere che era stato della famiglia Fedato, padre e figlio, poi di Michele Nappo. Il negozio è stato trasferito nel quartiere di San Pio X con il nuovo Hair Style parrucchieri.

Dopo la fioritura dei bar, adesso è un momento di stasi e cambio di gestioni di varie attività, ma gli affitti restano ancora piuttosto alti in città con punte di 1500 anche duemila euro, ormai insostenibili per i commercianti, soprattutto in fase di avvio.

Mentre le aree commerciali continuano a crescere lungo la cintura urbana, vedi l’ampliamento della Sme e il nuovo supermarket Famila di Mussetta, i cui lavori sono iniziati da poco, il centro cittadino sta vivendo una fase di transizione che non si sblocca. Il Comune ha reperito dei fondi per la riqualificazione urbana, ma è ancora presto per vedere i lavori. L’area pedonale non ha dato i risultati sperati e bisogna aspettare un assestamento. Piazza Indipendenza è un flop e ha peggiorato quelle che già erano le sue lacune quando almeno era una piazza in cui si poteva circolare e parcheggiare. Manca ancora un supermercato in centro dopo l’incendio del Billa, mai riaperto, in via Battisti. Molte speranze sono riposte nell’immobile Bergamin alle porte della città, mobilificio dell’area Sem, che dovrebbe lasciare il posto a una grande operazione commerciale anche in questo caso direttamente in centro. Potrebbe essere la spinta necessaria per tutta l’area centrale della città.

Il problema è che in centro abitano anche pochi residenti, intimoriti dagli affitti alti, abitazioni vetuste. «Noi stiamo aspettando il superamento di questa fase non facile», ha detto il presidente della Confcommercio mandamentale, Angelo Faloppa, «certo gli affitti sono ancora elevati e non è facile per le nuove aziende che vogliano avviare le loro attività. Sulla pedonalizzazione, a nostra posizione è sempre stata chiara, tant’è che abbiamo sostenuto il ricorso dei commercianti e residenti al Tar che non si è ancora pronunciato. La nostra idea era quella di non chiudere totalmente al traffico il corso Trentin, avevamo un nostro progetto, con un senso unico in entrata in città, ma il Comune è andato avanti per la sua strada».

Giovanni Cagnassi

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