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Casson-Lega, intesa sul programma

Il sindaco: «Ecco perché ho accettato». Il Pd punta su Barbara Penzo

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CHIOGGIA. «Con la Lega un’alleanza programmatica per dare stabilità alla città e un passaporto per lavorare in sinergia con la Regione».

Il sindaco uscente Giuseppe Casson, chiusa l’alleanza elettorale con la Lega, ora punta alle forze democratiche e “responsabili” per arrivare alle urne con una coalizione ampia. Ultime ore di incertezza anche per il Pd che nella riunione della segreteria, ieri sera, doveva sciogliere tutti gli indugi. In pole position l’ex assessore “tecnico” Barbara Penzo.

Perchè la lega. «Ci siamo ritrovati d’accordo su quali siano le emergenze di questa città», spiega Casson, «e sulla necessità che Chioggia abbia un governo responsabile e non sia condannata a un nuovo inizio. È un’alleanza programmatica prima che politica, io manterrò la mia identità, la Lega la sua. Ero pronto a correre da solo, l’ho chiarito bene due settimane fa, forte dell’esperienza e della convinzione che ci siano delle partite che vanno chiuse. La Lega mi ha cercato e ha concordato sul programma in cinque punti che avevo esposto (porto, turismo, agricoltura, Legge Speciale, pesca). Ne sono felice, ora spero che le forze moderate, in primis mi riferisco a Forza Italia, facciano lo stesso».

Perché Casson. In molti si stanno chiedendo come i leghisti duri e puri che mai hanno lesinato critiche al sindaco uscente e all’amministrazione possano ora allearsi con lui. «Abbiamo fatto cinque anni di opposizione», spiega il capogruppo Marco Dolfin, «abbiamo criticato molte scelte della giunta, ma mai messo in discussione l’uomo Casson, persona valida, seria, nell’ultimo anno capace di creare un’azione progettuale nell’interesse collettivo. La scelta è stata meditata bene. La priorità era dare un governo stabile alla città e non soccombere alle imposizioni veneziane del “nuovo che avanza” (il riferimento è al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ndr)».

Vantaggi. «Un governo con la Lega», sostiene Casson, «ci permetterà di lavorare in modo omogeneo con la Regione, essenziale per chiudere vicende di sviluppo importanti. Se poi arriverà anche Forza Italia avremo un governo uguale a quello regionale».

Fronte democratico. I lunghi silenzi del Pd dovrebbero finire oggi. «Stasera (ieri ndr) decideremo», spiega il segretario Federico Resler, «alcuni importanti nomi del partito hanno deciso di fare un passo indietro per lasciare spazio al cambiamento». La riunione potrebbe incoronare Barbara Penzo, educatore professionale nel comune di Venezia, molto attiva nel sociale.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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