La pm Rita Ugolini va in pensione
È arrivata negli uffici giudiziari veneziani 37 anni fa. Già in servizio una sostituta

VENEZIA. Il pubblico ministero Rita Ugolini va in pensione: oggi saluta tutti i colleghi e il personale della Procura e del Tribunale e alla fine del prossimo mese lascerà definitivamente gli uffici dove è entrata per la prima volta nel 1979, trentasette anni fa. Per la verità aveva cominciato - come primo incarico giudice a latere del collegio penale del Tribunale - a Rialto, dove è rimasta a lungo anche come giudice istruttore. Quindi, è passata in Procura come pubblico ministero dove è rientrata, dopo alcuni anni trascorsi alla prima sezione penale della Corte d’appello di Venezia.
Nella sua lunga carriera ha indagato sui principali fenomeni criminali della storia d’Italia degli ultimi 40 anni. Dal terrorismo rosso all’infiltrazione mafiosa nel Nord Est, dalla corruzione nella politica e nella pubblica amministrazione all’inquinamento dell’acqua e della terra da parte di imprenditori senza scrupoli. Quando gli indipendentisti veneti e armati hanno assaltato il campanile di San Marco con il loro tanko è toccato a lei per la Procura correre e rimanere nella Piazza principale della città a fianco ai carabinieri del Gis per gestire prima il blitz poi l’inchiesta e il processo con gli arrestati nell’aula bunker di Mestre. Adesso, a 65 anni, se ne va ancora piena di energie, che dedicherà ad altro.
Con il capo Luigi Delpino e i due aggiunti Carlo Nordio e Adelchi D’Ippolito la Procura lagunare dovrebbe avere 22 magistrati, ma con la partenza di Rita Ugolini, mancandone già due, il numero si assottiglia ancor più.
Proprio ieri, però, è arrivata una nuova pubblico ministero, al primo incarico: la trevigiana Antonia Sartori, che dopo il concorso aveva svolto la sua pratica a Venezia. Gli altri due posti da coprire sono già stati messi a concorso e c’è chi ha presentato la domanda.
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