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Donna malata di tumore vive in un piccolo ripostiglio

SPINEA. Malata e senza più una casa, vive in uno sgabuzzino di due metri per tre. «Io in un ripostiglio, i profughi in albergo con 35 euro al giorno. Non ce l’ho con loro, ma perché a me non viene...

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SPINEA. Malata e senza più una casa, vive in uno sgabuzzino di due metri per tre. «Io in un ripostiglio, i profughi in albergo con 35 euro al giorno. Non ce l’ho con loro, ma perché a me non viene data una possibilità?».

Storia di disagio ed emarginazione a Spinea, nel popoloso Villaggio dei fiori, dove una donna di 60 anni, Maria Luciana Furlan, lancia un appello: «Datemi almeno un monolocale con un armadio e un bagno».

Dal 28 febbraio Luciana vive in un ripostiglio seminterrato a casa della figlia, dopo essere stata lasciata sulla strada dal precedente proprietario dell’appartamento dove viveva e dove per anni ha vissuto al freddo, impossibilitata a pagare la bolletta del gas e costretta ad andare da amiche e familiari a farsi una doccia calda. Tutto mentre era costretta a sottoporsi a chemioterapia per l’insorgere di un tumore, impossibilitata anche a trovarsi un lavoro e vivendo con 400 euro al mese di mantenimento dall’ex marito, da cui si è separata anni fa. Una storia di stenti e poca fiducia nel futuro, soprattutto nelle istituzioni.

«Mi rimangono i figli», afferma, «che mi hanno dato almeno un garage riscaldato dove stare, offrendomi da mangiare e un bagno: a casa loro non posso stare, troppo piccola, sono in affitto e non hanno nemmeno un salotto. C’è questo ripostiglio che ora è la mia casa: non hanno voluto che dormissi in macchina. Ma è comunque meglio di dov’ero prima. Per fortuna i figli e le amiche mi danno da mangiare, ma potrei ancora arrangiarmi se solo avessi un appartamento mio con gas, un armadio dove mettere poche cose e soprattutto un bagno».

Trovare una sistemazione è difficile e le condizioni di salute non le consentono di lavorare: «Io sopravvivo in un ripostiglio interrato e per fortuna ora ho il riscaldamento. Ma perché lo Stato tollera queste situazioni e per i profughi spende 35 euro al giorno? Io chiedo molto meno, sono cittadina italiana, non ho forse diritto ad avere un alloggio e vivere dignitosamente? (f.d.g.)

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