Tagliò la strada, patteggia 11 mesi
Chiuso il processo all’automobilista per l’incidente che costò la vita a un 21enne

PORTOGRUARO. Tommaso Bergamo, il 21enne morto il 15 settembre scorso in un incidente in moto non ha avuto alcuna colpa. Lo hanno stabilito i giudici del Tribunale di Pordenone.
Per quell’episodio ha patteggiato per il reato di omicidio colposo undici mesi di reclusione, pena sospesa, Massimiliano Migliavacca, 47 anni, residente a Ronchi dei Legionari . Nel corso del dibattimento processuale, poi, il perito del Tribunale aveva stabilito che Migliavacca si sarebbe immesso sulla regionale 74 senza prestare particolare attenzione alla moto che stava sopraggiungendo, in sella alla quale viaggiava Tommaso. Praticamente gli avrebbe tagliato la strada. L'incidente avvenne a Prati Nuovi, tra Cesarolo e San Michele, sullo stradone per Bibione. Bergamo procedeva in sella a una motocicletta Ducati e viaggiava in direzione di San Michele. La moto aveva violentemente tamponato una monovolume Renaul Clio, al cui interno c’erano un uomo originario di Pavia e residente a Ronchi, Migliavacca, e la fidanzata che abita in zona.
Sia la moto che la vettura viaggiavano nella medesima direzione di marcia verso San Michele dopo aver superato l’incrocio di via Pradis. Ma poi le indagini della polizia locale di San Michele Bibione avevano stabilito che la macchina si era immessa sulla regionale provenendo da una stradina laterale con una manovra poco corretta. Tommaso Bergamo era morto sul colpo. Stava raggiungendo il suo migliore amico in centro a Portogruaro.
Il funerale di Tommaso venne celebrato qualche giorno dopo nel duomo di Sant'Andrea in un clima surreale e carico di dolore. Sulla sua bara bianca gli amici avevano posizionato il suo casco. Mentre il feretro lasciava la chiesa vennero fatte risuonare le note di “Time of your life” dei Green Day, gruppo pop rock statunitense. Tommaso ha lasciato nel dolore i genitori, un fratello e la sorella. Ora la sentenza che chiarisce ogni dubbio. (r.p.)
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