Rubati 100 mila euro di rame in cimitero
Cinto. Tre ladri hanno lavorato per ore sotto la pioggia per staccare l’oro rosso dal tetto e portarlo via con alcuni camion
di Rosario Padovano
CINTO. Tornano i predoni dell’oro rosso. Un consistente furto di rame per 100 mila euro si è verificato nella notte tra sabato e domenica, nonostante la pioggia battente e il vento nel cimitero di Cinto.
Ad accorgersi del colpo sono stati i custodi e i primi fedeli, che stavano per entrare al camposanto in un giorno, tradizionalmente la domenica, dedicato alle preghiere e alle visite alle tombe dei cari defunti. Sul posto hanno eseguito un sopralluogo i carabinieri della stazione di Portogruaro che hanno eseguito i rilievi di legge, stabilendo che ad agire devono essere state almeno tre persone. Si sarebbero serviti di più camion e di sostanziose coperture per garantirsi la fuga. I danni sono ingentissimi. Si parla di almeno 400 metri quadrati di rame asportati, per una cifra che oscilla tra i 90 e i 100mila euro, in base a quanto riferiscono fonti interne all’amministrazione comunale. Sul posto anche il sindaco della località cintese, Gianluca Falcomer, la Protezione civile di Cinto, gli operai del Comune chiamati alle prime riparazioni del caso e la polizia locale dell’unione Portogruaro – Cinto. Anche i vigili si sono messi infatti a disposizione di chi indaga. Avvertita la Procura della repubblica di Pordenone.
Sconcerto e incredulità tra i fedeli. Offesa tutta la comunità di Cinto e in chiesa, durante le messe domenicali, non sono mancati gli accenni dal pulpito a quanto accaduto. Insomma, a Cinto, in piazzale Plozner è stata una domenica da dimenticare. Un furto così consistente non era mai accaduto al camposanto cintese. Sdegnato il primo cittadino, rimasto a lungo sul posto per la conta dei danni. Stando a quanto stabilito dalle prime indagini i malviventi si sarebbero intrufolati prima dell’orario di chiusura, sabato sera. Avrebbero lavorato per tutta la notte servendosi di alcune scale a pioli, necessarie per raggiungere il tetto in rame dell’edificio principale, che ospita diverse centinaia di loculi. Incuranti della pioggia (è diluviato per tutta la notte) i banditi hanno asportato tutto il rame presente sulla copertura, fuggendo dal cancello che dà sulla vicina via 4 Novembre, dove c’è un cancello secondario-posteriore. È stata un’operazione certosina, compiuta da persone esperte nel settore artigiano. I malviventi avevano anche pensato a un piano B per scappare. Accanto al cancello dell’ingresso principale di piazzetta Plozner (rimasto chiuso regolarmente) sono state recuperate infatti delle corde agganciate ai lati della muratura perimetrale. In mattinata è giunta anche la Protezione civile per recuperare il materiale di scarto abbandonato dai ladri durante la fuga. Indagini sono in corso anche nel vicino Friuli. Infatti Cinto non è dotata di un sistema di videosorveglianza, per cui l’amministrazione comunale rivolge un appello ai negozi dotati di telecamere affinchè concedano i filmati ai carabinieri, per dare loro la possibilità di recuperare materiale importante ai fini delle indagini.
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