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In meno di due mesi trenta sforamenti

La centralina di via Tagliamento emblema dell’inquinamento: oggi consiglio straordinario voluto da Pd, M5S e Lista Casson

di Gianni Favarato
2 minuti di lettura

Siamo solo all’inizio del 2016 ma siamo già in emergenza smog. Non a caso oggi in municipio a Venezia è convocata - su formale richiesta presentata dai consiglieri di opposizioni del Pd, dell’M5S e della Lista Casson - una seduta straordinaria del consiglio comunale con all’ordine del giorno un tema molto scottante e delicato sul quale potrebbe intervenire la stessa magistratura: «Inquinamento e diffusione delle polveri sottili: possibili azioni di contrasto».

In discussione ci sono anche le tre mozioni presentate dalle opposizioni già da alcune settimane che la Giunta comunale ha però ignorato. In effetti, la situazione sul versante dello smog e delle sue conseguenze sanitarie è già grave e rischia di peggiorare ulteriormente.

Dopo una decina di giorni di tregua (grazie alle condizioni meteo sfavorevoli al ristagno degli inquinanti negli strati bassi dell’atmosfera) da lunedì scorso le concentrazioni di polveri sottili hanno ripreso a salire, superando i valori limite istituiti per prevenire e ridurre i gravi danni alla salute - a cominciare da quella dei bambini come denunciato dai pediatri di famiglia di Mestre e Venezia - causati dalle polveri sottili e ultrasottili, contaminate da inquinanti tossici e cancerogeni scaricati nell’aria che tutti respiriamo, da autoveicoli, impianti di riscaldamento, grandi navi e altre imbarcazioni, aerei che atterrano e decollano dal Marco Polo, le industrie di Porto Marghera e le centrali elettriche.

La centralina di monitoraggio della qualità dell’aria della rete Arpav ha misurato l’altro ieri a Mestre 83 microgrammi in via Tagliamento, 74 in via Beccaria, 65 al parco della Bissuola e 56 a Sacca Fisola. La centralina posizionata in via Tagliamento - vicina alla tangenziale di Mestre con i suoi 100 mila transiti quotidiani di automezzi - ha già registrato 30 superamenti del limite di sicurezza per le polveri sottili (Pm10), fissato dalle normative nazionali ed europee ai 50 microgrammi per metro cubo d’aria.

Dunque, basteranno solo altri 5 giorni per essere di nuovo “fuorilegge”, con valori delle concentrazioni di Pm10 oltre i 50 microgrammi per esaurire il bonus di un massimo di 35 superamenti previsti dalle normative nell’arco di un intero anno. A questo punto c’è da aspettarsi - oltre alle annunciate e pesanti sanzioni pecuniarie decise dalla Commissione Europea per il mancato rispetto dei limiti di sicurezza per lo smog stabiliti dalle normative comunitarie - anche un possibile intervento della Procura della Repubblica di Venezia che già ha avviato un’indagine giudiziaria - affidata qualche mese fa ai pm Franceschi e Crupi - per le emissioni di grandi navi e imbarcazioni in centro storico, alla quale potrebbe aggiungersi una seconda indagine giudiziaria che potrebbe aprire il procuratore aggiunto D’Ippolito dopo aver sentito i pediatri di famiglia veneziani e mestrini che lanciavano l'allarme per i danni alla salute dei bambini provocati dalle polveri sottili che avvelenano l'aria per gran parte dell'anno. Inoltre è in arrivo anche un circostanziato esposto-denuncia che sarà presentato alla Procura dai comitati e le associazioni delle "vittime" delle emissioni inquinanti della tangenziale di Mestre, nel quale si ipotizza il reato penale di “lesioni colpose”.

Un secondo esposto sta per essere presentato in Procura della Repubblica dal Comitato Marghera Libera e Pensante e dell'Assemblea Permanente contro il Rischio Chimico.

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