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Guasto elettrico, tram fermo dalle 13

Ieri nuovo stop, linea Favaro-Venezia sostituita da bus: tecnici a caccia della dispersione. Incerto il riavvio delle corse oggi

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Calo di tensione sulla linea del tram e le corse della linea T1 si sono fermate ieri, mercoledì dall'ora di pranzo fino a tarda notte. Per la ripresa delle corse da questa mattina tocca incrociare le dita, nella speranza che il guasto al sistema elettrico di media e bassa tensione che alimenta la linea elettrica di contatto sia stato risolto nella notte. Altrimenti i pendolari dovranno muoversi tra Favaro e Venezia sui bus.

Il fermo numero 166. Per la tramvia di Mestre si tratta dell'ennesimo intoppo (il contatore da settembre è arrivato a quota 166 fermi per i più svariati motivi) che pregiudica la regolarità delle corse e manda su tutte le furie i pendolari che ritengono ben poco affidabile il servizio offerto dal “siluro rosso veneziano”.

Dispersione elettrica. I problemi sono iniziati verso le 13 di ieri per un guasto sulla linea elettrica. In un primo momento il tram della linea Favaro-Venezia ha svolto il servizio fino a San Giuliano e da qui i passeggeri sono stati fatti scendere per salire sui bus sostitutivi per Venezia.

Dalle 15 il fermo totale. Con il passare delle ore la situazione si è fatta più difficile, al punto che dalle 15.04 per le corse da Favaro e dalle 15.49 per le corse da Venezia è iniziato il servizio sostitutivo con autobus su tutta la linea T1, da Favaro fino a piazzale Roma. E ovviamente i passeggeri del tram si sono infuriati, perché non c’è giorno che non accada qualche problema.

A caccia del guasto. Nel pomeriggio è stato evidente che il tram non sarebbe più ripartito: tecnici di Pmv e aziende del tram a caccia del guasto che ha creato una dispersione elettrica nelle sottostazioni 4 e 5 (posizionate a San Giuliano e sul ponte della Libertà). Un guasto che alle 20 di ieri sera non era ancora stato individuato. Comunque ieri alle 20 il tram si sarebbe dovuto fermare comunque per il via alle infiltrazioni di resina nei sei “tombotti” di rampa Santa Chiara, un intervento di messa in sicurezza dopo il cedimento di uno dei coperchi avvenuto due domeniche fa. E così si è deciso di bloccare le corse fino all’individuazione del guasto elettrico. Fino a questa mattina i tram sono rimasti in deposito e il servizio di collegamente tra Mestre e Venezia è stato effettuato con gli autobus.

Assessore desolato. «Speriamo di poter ripartire giovedì mattina. Al momento non ci sono certezze e sono molto amareggiato perché oramai capita un intoppo al giorno», ha commentato ieri l’assessore Renato Boraso.

Ispezione dei collaudatori. E dopo lo stop, scatta il contrattacco. L’amministratore di Pmv, Flavio Zanchetti, assieme al direttore generale di Avm Giovanni Seno e al presidente Paolo Pettinelli hanno incontrato le tre commissioni di collaudo del tram, che si concluderà entro sei mesi. La richiesta di Avm e Pmv ai collaudatori è chiara: verificare punto per punto tutti i problemi che hanno fermato il tram in questi mesi, individuando cause, responsabilità, correttivi (se sono stati apportati o meno). Insomma una vera e propria ispezione sul funzionamento del tram, per accertarsi che entro la chiusura del contratto con le imprese tutto sia chiaro e le responsabilità evidenti.

Mitia Chiarin

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