“Aiutino” all’esame, si studia l’esposto
Il pm Buccini deve individuare il reato per il quale procedere nei confronti dei tre universitari

Tocca al pubblico ministero Stefano Buccini coordinare gli accertamenti per capire se gli studenti di Ca’ Foscari - sarebbero tre - che hanno cercato di superare l’esame grazie ad un aiuto esterno abbiano o meno commesso un reato assieme a colui che da fuori avrebbe passato loro le informazioni. Notizie che, in realtà, poi si sarebbe rivelate inutili perché riguardavano un altro compito, non quello che stavano affrontando loro. Sul tavolo del rappresentante della Procura, almeno per ora, è arrivato da alcuni giorni, l’esposto firmato dal professore di Econometria che per primo si sarebbe accorto dell’anomalia.
Si tratta di un esposto che non fornisce prove certe: il professore sostiene di essersi accorto che qualcosa non andava durante la correzione dei tre compiti per il fatto che il loro svolgimento era del tutto identico, mentre la materia (l’econometria è l’analisi quantitativa dei problemi economici, con larga applicazione di tecniche matematiche e statistiche) solitamente permette di raggiungere il risultato per via diverse. Il sospetto del professore - ma quando ha firmato l’esposto era soltanto questo - è che uno studente che già aveva superato l’esame mesi prima o l’anno precedente abbia passato loro la soluzione attraverso i cellulari o altri stumenti simili.
Il pubblico ministero, comunque, oltre a ricostruire con esattezza quello che è avvenuto - e lo potrà fare anche grazie all’altro esposto (quello firmato dal rettore Michele Bugliesi) che per ora è stato affidato al procuratore aggiunto Carlo Nordio, ma presumibilmente anch’esso finirà sul tavolo del pm Buccini - deve individuare un reato per il quale procedere ancor prima di capire chi e quante sono le persone sospettate di averlo commesso.
E individuarlo non sembra facile: per i concorsi pubblici esiste una legge apposita che punisce chi copia e chi accetta aiuti esterni ma proprio in quanto specifica non riguarda altri esami, in particolare quelli che vengono svolti all’Università o nelle scuole superiori.
Questo non pregiudica l’intervento amministrativo da parte dei vertici universitari, che hanno già annunciato provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro, tutti del terzo anno, che avrebbero usufruito dell’aiuto esterno. L’esame in questione risalirebbe allo scorso 14 gennaio nell’ambito del corso di studio in Economics and Management, un compito che doveva essere svolto in lingua inglese. (g.c.)
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