Anche l’assessore regionale Donazzan plaude al vescovo
CHIOGGIA. Telegramma di solidarietà al vescovo monsignor Adriano Tessarollo dall’assessore regionale alla formazione e lavoro, Elena Donazzan (FI). L’eco delle parole del vescovo, che ha criticato...
CHIOGGIA. Telegramma di solidarietà al vescovo monsignor Adriano Tessarollo dall’assessore regionale alla formazione e lavoro, Elena Donazzan (FI).
L’eco delle parole del vescovo, che ha criticato la sentenza (due anni e otto mesi e 325.000 euro di risarcimento) del giudice Beatrice Bergamasco nei confronti del tabaccaio di Civè, Franco Birolo, suonano ancora forti in città e non solo. Gli attestati di stima e di solidarietà all’alto prelato si stanno moltiplicando, in piazza e nei social, ancor più ieri dopo l’attacco dell’Associazione nazionale magistrati che ha accusato Tessarollo di “ingerenza” e di aver parlato senza conoscere completamente i fatti (prima che le motivazioni della sentenza fossero state pubblicate ndr), minacciando di sporgere querela. Un attacco a cui il vescovo ha risposto ribadendo punto su punto le sue considerazioni, convinto che ancora esista il diritto di esprimere un’opinione. Oltre ai molti politici che hanno espresso solidarietà al vescovo dai propri profili social, c’è chi ha voluto farlo, alla vecchia maniera, con un telegramma. «Eccellenza Illustrissima», scrive la Donazzan, «desidero ringraziarla per il suo coraggio nello schierarsi a difesa dei più deboli. La ringrazio anche per non avere paura dell'aggressività e dei giudizi di quanti amministratori di giustizia sulla terra, impongono interpretazioni incomprensibili e sentite come ingiuste». Ma al di là degli apprezzamenti politici (Lega, Forza Italia, Rinascere, Fratelli d’Italia), moltissimi cittadini comuni hanno espresso solidarietà al vescovo, anche tra persone che non frequentano la chiesa, e qualcuno ha addirittura coniato l’espressione “Je suis Tessarollo”. La gente comune, che da subito ha contestato la pesantezza della sentenza contro Birolo, ritiene che il vescovo abbia centrato nel segno quando parla di “sproporzione” nella pena, soprattutto nel risarcimento che suona quasi come un vitalizio per la carriera di “ladro”.
Tessarollo non teme eventuali azioni giudiziarie, che spetterà alla Bergamasco decidere, e rimane fermo nella propria posizione. (e.b.a.)
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