È nato un comitato contro l’Agrivillage
MUSILE. A Musile si è costituito il comitato “No Agrivillage”. Ne fanno parte un gruppo di residenti e proprietari dei terreni di via Triestina attorno agli ex allevamenti Bisiol, l’area in cui è...

MUSILE. A Musile si è costituito il comitato “No Agrivillage”. Ne fanno parte un gruppo di residenti e proprietari dei terreni di via Triestina attorno agli ex allevamenti Bisiol, l’area in cui è destinato a sorgere il villaggio dei prodotti tipici con le sue 250 botteghe per la vendita delle eccellenze agroalimentari. Sono diversi gli aspetti su cui gli esponenti del comitato avanzano dubbi. A iniziare dalla previsione di costruire una rotatoria sulla Statale 14 in corrispondenza di quello che sarà uno dei due accessi all’Agrivillage. L’altro è previsto dalla nuova variante alla Statale 14, attraverso via Emilia. La nuova rotatoria peraltro dovrebbe comportare anche alcuni espropri sulle proprietà vicine. «La variante alla Statale 14 è stata costruita negli anni scorsi proprio con l’obiettivo di ridurre il traffico sul tratto di Triestina che interessa Musile. Prevedere che uno degli accessi all’Agrivillage avvenga sulla Statale vanificherà quest’obiettivo», spiegano i membri del comitato, «riteniamo sia più sensato prevedere il solo ingresso dalla variante alla Statale 14».
Un altro nodo aperto riguarda la bonifica degli ex allevamenti Bisiol, già avviata con la stesura del piano di caratterizzazione del sito. Il comitato intende inviare a breve una lettera all’Arpav in cui, giudicando insufficiente quanto già fatto, si chiede un supplemento d’indagine sul sito, con l’effettuazione di nuovi carotaggi in altri punti dell’area e un sopralluogo da parte dei tecnici. C’è poi la questione dell’assemblea pubblica, per la presentazione del progetto e l’avvio di un confronto. Il Comune ha fissato per questo giovedì, alle 18, un incontro pubblico all’auditorium della scuola Toti, a cui sono state invitate a partecipare le associazioni di categoria.
I membri del comitato “No Agrivillage” hanno auspicato fin da subito la convocazione di una riunione pubblica. Ma contestano l’orario prescelto: per molti, alle 18, sarà impossibile partecipare, perché ancora al lavoro. Infine, gli esponenti del comitato invitano a non sottovalutare l’aspetto legato al possibile rinvenimento di reperti archeologici sotto il terreno della zona interessata. In epoca romana da quelle parti transitava la via Emilia e, sottolineano dal comitato, «in passato arando i terreni sono già emersi dei reperti».
Giovanni Monforte
I commenti dei lettori