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Città metropolitana «Pronti a lasciare»

CAVALLINO. «L’amministrazione di Cavallino-Treporti terrà d’occhio l’attività della Città metropolitana per almeno 90 giorni prima di fissare la data del referendum consultivo per uscire dall’ente»....

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CAVALLINO. «L’amministrazione di Cavallino-Treporti terrà d’occhio l’attività della Città metropolitana per almeno 90 giorni prima di fissare la data del referendum consultivo per uscire dall’ente». Il sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto, commenta la sua scelta, espressa in conferenza dei sindaci metropolitani, di astenersi durante l’approvazione dello statuto della Città metropolitana che ha visto un solo voto contrario, quello del primo cittadino di Mira, e 42 voti a favore.

«L’assenza della possibilità dell’opting out, cioè l’uscita dalla Città Metropolitana, è al momento più una mancanza politica che tecnico-giuridica», rileva la Nesto che di professione fa l’avvocato, «tale evenienza è infatti prevista dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 56 del 2015 e nulla vieta a Cavallino-Treporti di ricorrervi comunque in ogni momento, nonostante non sia prevista dallo statuto approvato. Mi dichiaro comunque disponibile a partecipare ai lavori dell’ente al quale non mancherò di offrire il mio apporto, ma su 10 punti da tenere conto che avevamo inviato al sindaco metropolitano di fatto sono stati rispettati solo due relativi alla pianificazione e programmazione strategica. Mentre sono rimasti irrisolti numerosi nodi, primo fra tutti il ruolo gravemente marginale e ininfluente ricoperto dalla conferenza dei sindaci».

«Lavoreremo giorno per giorno verificando quello che fanno», conclude, «terremo alta l'attenzione sull'aspetto pianificazione e su quali fonti regolamentari saranno scelte dal sindaco metropolitano. L’unico interesse che ho è verificare la compatibilità del percorso istituzionale di Cavallino-Treporti con le scelte concrete e le possibilità offerte dalla Città Metropolitana».

Francesco Macaluso

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