Lega, Vallotto segretario Famengo ko per 14 voti
Ballottaggio ieri mattina a Oriago. L’ex vicesindaco vince la sfida tra noalesi «Da oggi basta polemiche, non ci saranno più divisioni. E nemmeno più correnti»
di Alberto Vitucci
È Sergio Vallotto, 58 anni, ex vicesindaco di Noale, il nuovo segretario provinciale della Lega Nord. Lo hanno eletto ieri mattina a Oriago i delegati del congresso. Vallotto ha preso 80 voti su 146; 66 ne ha avuti il suo avversario al ballottaggio Renzo Famengo, anche lui noalese.
«Da oggi si cambia, niente più divisioni, voglio essere il segretario di tutti», annuncia Vallotto, «non guardiamo al passato e alle polemiche. Da oggi le correnti non ci sono più, c’è una sola Lega». Polemiche nella Lega veneziane non mancano negli ultimi anni. Con le divisioni, i veleni, le espulsioni, i commissariamenti, ultimo quello della segretaria provinciale ad opera di Alberto Semenzato, poi eletto in Consiglio regionale. Adesso la frattura tra vecchi e nuovi si è risolta in favore di Vallotto. Da sempre nella Lega, oggetto di qualche polemiche nel 2012 quando con Gobbo sindaco di Treviso era stato nominato dirigente dell’azienda Treviso Servizi. Si era anche aumentato lo stipendio, sollevando polemiche e veleni. Poi era stato nominato vicesindaco della giunta di Noale retta dal sindaco Michele Celeghin, attuale segretario di Forza Italia. Ieri la sfida a due con il suo compaesano Famengo. E la vittoria ai punti.
Che atteggiamento terrà la Lega veneziana nei confronti della giunta leghista di Zaia che governa la Regione? «Il nostro punto di riferimento è soltanto il segretario Matteo Salvini», risponde Vallotto. E nei confronti di Brugnaro? «Sono segretario da poche ore», glissa Valloto, «ne parleremo nei prossimi giorni».
Qualche problema in laguna per il Carroccio c’è. Ufficialmente nessuno protesta, ma si è notato ad esempio il drastico ridimensionamento della componente veneziana tra gli eletti del direttivo provinciale. Non è passato Giovanni Anci, storico sostenitore di Umberto Bossi e factotum della Lega negli ultimi decenni. Lui per la verità non ci ha messo nemmeno troppe energìe nella campagna elettorale. Fatto sta che il ballottaggio si è consumato alla fine in una sfida tra due noalesi. Fuori anche Giovanni Giusto, consigliere delegato di Brugnato alle Tradizioni e alla Voga che ha preso soli 8 voti, rimanendo escluso.
Una Lega sempre più sbilanciata verso la terraferma, dunque. Dove peraltro le sue percentuali sono sempre state superiori al centro storico. Lega da rifondare, in vista dei congressi e delle elezioni nazionali. Dove Salvini si accredita sempre più come leader nel centrodestra, ma la classe dirigente locale segna il passo.
Vallotto adesso promette un rilancio. «Nelle prossime ore», dice, «convocherò il direttivo e prenderemo le prime iniziative».
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