Zuccato: "100 mila nuovi assunti. La crisi sta passando"
Il presidente di Confindustria Veneto è ottimista: "Per il 2016 il Pil sarà a +1,6. Ma serve programmazione"

VENEZIA. È un titolo-manifesto quello che il presidente di Confindustria Veneto, Roberto Zuccato, sceglie per l'editoriale pubblicato oggi sul sito della confederazione regionale: "perché dobbiamo essere ottimisti".
I dati dell'economia veneta evidenziano infatti segnali di ripresa: il 2015 si chiude con una crescita del Pil regionale dell'1%, per il 2016 previsto a +1,6%; ottime performance giungono ancora una volta dall'export, nonostante le tensioni internazionali e il blocco commerciale con la Russia, segno della capacit delle aziende venete di competere. Ma per Zuccato i dati forse più incoraggianti riguardano l'occupazione: oltre 100 mila nuovi assunti da inizio anno e un tasso di disoccupazione pari al 6,6%, fra i più bassi in Italia.
"È questo - sottolinea Zuccato - il dato più incoraggiante perché non si tratta solo di numeri, ma di persone, spesso giovani, che grazie al lavoro possono guardare al futuro con più fiducia. Il peggio, dunque, è forse alle spalle - prosegue - Tuttavia c'è ancora molta strada da fare, perché fare impresa continua ad essere una corsa ad ostacoli. Ce lo ricordano gli ultimi risultati dell'Opinion Panel di Fondazione Nord Est: per il 90% dei nostri imprenditori a frenare la ripresa rimane ancora la burocrazia e l'elevata pressione fiscale".
"Anche noi imprenditori - scrive ancora Zuccato - non possiamo pensare di cullarci nei successi di un passato oramai lontano. Perché la crisi ha decretato la fine di un'epoca, e ci ha obbligati a un profondo rinnovamento". "Per dare vigore alla crescita - evidenzia il leader degli industriali veneti - dobbiamo rilanciare la manifattura, ma allo stesso tempo adeguarla alle radicali trasformazioni tecnologiche, produttive e di mercato che stanno caratterizzando la quarta rivoluzione industriale.
È il 'nuovo manifatturiero', quella connessione tra industria e fattori immateriali che aggiungono valore alle imprese: capitale umano innovativo, qualità dei prodotti, tecnologie digitali, apertura internazionale. In Veneto questo rinnovamento è già in corso".
Per Zuccato, un ulteriore pilastro su cui basare la ripresa "la connessione strategica tra manifattura, cultura e turismo. Già oggi la filiera dell'industria culturale produce quasi 80 miliardi di euro di valore aggiunto e proprio il Veneto è sul podio delle regioni che in questo comparto generano più ricchezza".
"Per vincere la sfida globale del Nuovo Manifatturiero - conclude -, le imprese venete dovranno tuttavia contare su tre partner fondamentali nel territorio: innanzitutto la Regione, attraverso la programmazione e le risorse 2014-2020 per investimenti e formazione; in secondo luogo le Università e il sistema dell'istruzione superiore, grazie alla produzione di ricerca e allo sviluppo di competenze poli-tecniche, capaci di integrare discipline diverse e complementari; infine, ma non certo meno importante, il sistema finanziario, che deve essere vicino alle imprese, sostenendole nella costruzione di piani di investimento innovativi, a beneficio di una crescita sostenibile e inclusiva".
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