Suocera perseguitata dalla nuora: "Mi ha reso la vita un inferno"
Anziana di 90 anni in tribunale contro il figlio e la sua compagna accusati di maltrattamenti in famiglia: «Insultata e umiliata, mangio da sola in camera»
Carlo Bellotto
TORRE. Ha suscitato una comprensibile tenerezza in tribunale la testimonianza di una nonnina novantenne che ha raccontato per oltre un’ora le vessazioni, gli insulti dei quali è stata oggetto per oltre un anno dalla nuora che ora si trova a giudizio assieme al marito, che è suo figlio. I due sono a processo davanti al giudice Bergamasco per maltrattamenti: si tratta di Massimo Donò, 54 anni e Eliona Zoltaj, 39 anni (entrambi difesi dall’avvocato Pietro Sartori). «Io ho l’usufrutto della casa lasciata da mio marito e la Zoltaj ha iniziato a perseguitarmi urlandomi quasi giornalmente delle offese» ha raccontato la pensionata al giudice «Quando non c’è mio figlio mi filma con il telefonino quando mi sposto da una stanza all’altra, una volta ero seduta in cucina, mi ha tolto il cuscino da sotto la sedia e mi ha fatto sedere a terra. Mi ruba i cucchiaini, i bicchieri. Quando ancora cucinavo in cucina mi alzava apposta la fiamma nel tegame senza che me ne accorgessi e si bruciava tutto. Così ero costretto a buttare via la pentola. Sono stata costretta ad andare a mangiare da mia figlia al piano terra. Non uso più il frigorifero visto che metteva l’acqua nella confezione del latte. Ora sono costretta a chiudermi in camera e ceno là dentro da sola, tutte le sere. Nella porta della mia stanza ho dovuto pure mettere un lucchetto, mi sparivano sciarpe, foto, asciugamani». Il giudice le ha più volte chiesto se fosse sicura che sua nuora era la responsabile di tutte queste vessazioni. «Non l’ho mai vista, ma in casa eravamo solo noi due...». Una volta, ha assicurato la pensionata ha pure messo un cartello sulla porta con scritto che dovevo farmi gli affari miei con frasi più scurrili. Quando c’era mio figlio invece si è quasi sempre comportata bene. Anche se lui in alcuni casi mi ha detto di sparire che non voleva più vedermi.
L’inchiesta era stata avviata dal pubblico ministero Vartan Giacomelli in seguito alla denuncia della pensionata del 21 marzo 2014 al quale sono seguite delle sommarie informazioni rese il 13 maggio successivo. È stata ascoltata in aula anche la figlia Antonella che ha raccontato quanto sapeva dei maltrattamenti subiti dalla madre.
Sentiti anche Mino Petranzan e per la parte civile Bianca Dalla Chiesa, Maria Schiavon e Maria Meneghetti. Ora il processo è stato rinviato per la sentenza. Per la cronaca la vittima ha detto che da qualche tempo, più o meno da quando si è saputo del processo i maltrattamenti sono cessati.
I commenti dei lettori