Questa mattina la messa per Cristina Pavesi
Al suffragio della ragazza uccisa dalla mafia del Brenta invitato anche Felice Maniero

CAMPOLONGO. Si terrà questa mattina alle 9,30 nella chiesa di Campolongo alla messa in ricordo di Cristina Pavesi che sarà celebrata da padre Maurizio Patriciello parroco di Caivano terra dei fuochi. La giovane studentessa universitaria trevigiana, fu uccisa esattamente 25 anni fa da un assalto al treno da parte della banda diretta dall’ex boss della mafia Felice Maniero. Ex boss che è stato invitato dall’organizzatrice dell’evento la presidente dell’associazione Mondo di Carta Oriana Boldrin, a presenziare alla commemorazione, come tangibile segno di pentimento.
Intanto ieri mattina oltre 200 studenti delle scuole di Campolongo hanno partecipato all’incontro con padre Patriciello. Padre Maurizio ha spiegato agli studenti chi è la figura del mafioso: «È un parassita, che fa il comodo suo a scapito degli altri. Il mafioso come la zecca del cane, che gli si attacca addosso e si nutre e ingrossa attraverso il suo sangue». Ha poi parlato del problema dei rifiuti tossici portati nella fertile terra campana. Un problema creato anche da ditte ed imprenditori senza scrupoli, pure venete, che con la complicità della camorra hanno inquinato non solo il terreno, ma anche la falda acquifera, tanto da procurare malattie come la leucemia a tantissimi bambini. Patriciello ha poi parlato e scherzato con i ragazzi sul tema del bullismo: «Il bullo va in un primo momento allontanato da tutti, insieme, poi però va ripreso per renderlo consapevole dei suoi errori».
Ha richiamato i ragazzi all'unità al concetto di gruppo: «La camorra fa tanti soldi con la droga e con la prostituzione, Ora gestisce la tratta delle ragazze anche minorenni provenienti dall'Africa e dai paesi dell'est europeo che vengono schiavizzate». Ieri sera nella sala del consiglio comunale ha incontrato la cittadinanza. Stamattina celebrerà la messa in ricordo di Cristina Pavesi. Parteciperanno i famigliari i rappresentanti delle forze dell’ordine e magistratura e il sindaco, Alessandro Campalto.
Alessandro Abbadir
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