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«Dieci proposte per il rilancio del centro»

Gazebo di Pellicani in piazza Ferretto: «Agevolazioni fiscali e incentivi per riaprire negozi sfitti»

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«Occorre intervenire subito perché la nuova ondata di chiusure di negozi è un allarme da non sottovalutare. È il tempo di agire per rendere il centro di Mestre più attrattivo. E di avviare un vero dialogo con categorie e cittadini». Nicola Pellicani, ex candidato sindaco alle primarie del centrosinistra ed oggi consigliere di opposizione in Comune per la lista Casson riprende parti del suo programma per lanciare un programma di rilancio commerciale d’emergenza per Mestre. Ieri mattina ha allestito un gazebo in piazza Ferretto per presentare le sue “dieci mosse per rilanciare il commercio e stoppare i nuovi centri commerciali” e dialogare con rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Camera di commercio, Cna, semplici cittadini e comitati. Renato Fabbro, segretario della Cna, si fa portatore del sentimento delle categorie verso la giunta Brugnaro: «Ora servono i risultati. Il sindaco si è preso qualche mese per valutare cosa fare. Ora è il tempo degli atti e siamo preoccupati. La condivisione diventa essenziale». Pellicani coglie al balzo: «La riqualificazione del centro, attraverso i cantieri, procede. Ora servono azioni concrete. In consiglio comunale è stato votato un parere prescrittivo sulla torre vicino alla “Nave de vero” ma il sindaco ha fatto capire che intende approvarlo. Invece vanno fermati i nuovi centri commerciali per tutelare il centro di Mestre». Pellicani propone agevolazioni fiscali per i negozi sotto i 250 metri quadri (sconti su asporto rifiuti, l’Imu, i plateatici) e torna a proporre al Comune di rivedere le convenzioni con i centri commerciali sui 15 mila posti auto gratuiti, in parte ad uso pubblico, per la clientela. «Se il Comune chiedesse 50 cent l’ora per l’uso, introiterebbe 9 milioni di euro. Un costo non da far ricadere sui cittadini ma sulla grande distribuzione», chiarisce il consigliere. E poi propone che il gettito della imposta di soggiorno, generato in terraferma, «vada a migliorare la qualità urbana della città». E chiede incentivi per chi vuole aprire i “temporary shop” in negozi sfitti per insediarvi laboratori artigiani, attività creative e culturali; estendere i mercatini creativi come quelli di Calle Legrenzi e dare a Mestre un mercato fisso, atteso da 30 anni. «Che fine ha fatto il progetto del mercato coperto dell’assessore Rey? Si sono spesi soldi per progettarlo, si valuti se portarlo avanti o meno», dice Pellicani che chiede poi un «tavolo permanente tra pubblica amministrazione, operatori economici, associazioni per un vero marketing territoriale per Mestre e progetti per distretti urbani del commercio che comprendano soggetti pubblici e privati. E serve un calendario annuale di eventi, articolato su tutto l’anno». Tra le proposte anche illuminazione degli spazi pubblici, luminarie artistiche, una riorganizzazione della segnaletica stradale, pedonale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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