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La tecnologia della stampa 3d nella villa che fu di Maniero

Inaugurato il primo FabLab ospitato in un bene confiscato alla mafia: prototipi anche di cioccolato

Roberta De Rossi
1 minuto di lettura
Lo staff di "FabLab" lavoratorio in 3d ospitato nella villa che fu di Felice Maniero 

CAMPOLONGO. La tecnologia della stampa 3D nella villa che fu di Felice Maniero, a Campolongo: nella casa-simbolo del potere del boss - allora, con tanto di tigre in giardino - è stato inaugurato  il primo laboratorio per la Fabbricazione Digitale (Fablab) insediato in un bene confiscato alla mafia. Dove "Faccia d'Angelo" pianificava omicidi, rapine, trafficava in droga, oggi si realizzano prototipi tridimensionali partendo da fili di materiale plastico. Ma anche dalla cioccolata: protagonista del nuovo laboratorio, infatti, anche una stampante capace i realizzare dolci creazioni dalla pasta di cacao.

La villa un tempo posseduta dal boss della Mala del Brenta  a Campolongo, in via Fermi 3, ha completato la sua nemesi, ospitando una nuova realtà sociale e produttiva in un bene confiscato alla mafia: il nuovo  FabLab - uno dei venti finanziati dalla Regione Veneto - ha infatti l’ambizione di diventare un punto di riferimento per l'educazione tecnologica e la sperimentazione delle nuove tecnologie di fabbricazione digitale, al servizio anche delle realtà produttive della zona, iniziando dal distretto della scarpa.

L’iniziativa promossa dal Crazy Lab ed è ospitata dall’Associazione Affari puliti, in partnership con il Comune di Campolongo è cofinanziata dalla Regione nell'ambito del programma dell’Agenda Digitale.

«Gli ambiti e i settori di interesse di “Affari puliti 3D” sono numerosi», commenta Paolo Bordin, presidente di Crazy Lab e direttore di Affari Puliti, che gestisce il laboratorio, «si può spaziare dalla produzione di gioielli, alle biciclette, all’architettura. Vuole rispondere alle esigenze, ai fabbisogni e alle curiosità che emergeranno dalla comunità locale costruendo con gli imprenditori, gli artigiani, i produttori interessati processi di approfondimento e sperimentazione».

La villa che fu di Felice Maniero, confiscata dallo Stato 

“Affari puliti” l’associazione che gestisce l’ex villa del boss della mafia del Brenta Felice Maniero, è una dei 20 laboratori digitali vincitori del bando “FabLab Veneti” della Regione in collaborazione con AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale per la creazione di centri di stampa 3D. "La sfida è ora trovare aziende, privati interessati ad utilizzare le nostre stampanti 3D per creare prototipi", l'augurio di Paolo Bordin, che dal 2007 gestisce la villa, con Affari Puliti.

 

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