Vince la protesta: salvo l'ospedale di Dolo
La Regione ha comunicato la sospensione dei trasferimenti di reparto e le azioni di accorpamento. Ferrari: "Tutto bloccato in attesa della riorganizzazione"
Alessandro Abbadir
DOLO. Buone notizie per l’ospedale di Dolo. Sono state sospese almeno fino a fine anno, le azioni introdotte dall’atto aziendale predisposto dal direttore sanitario Asl 13 Gino Gumirato. Atto aziendale che era stato contestato fortemente dai sindaci della Riviera del Brenta e dai consigli comunali . A rivendicare il risultato aggiunto è il consigliere regionale Franco Ferrari della lista “Alessandra Moretti Presidente”.
«Mi è stata comunicata – dice Ferrari – dall’assessore alla sanità della Regione Luca Coletto e dal presidente Luca Zaia la sospensione della divisione dell’attuale ortopedia in una ortopedia con 10 posti letto a Dolo e una traumatologia con 5 posti letto a Mirano. Ma non solo. I vertici della Regione hanno deciso pure la sospensione dell’unificazione della chirurgia generale con urologia a Dolo e la sospensione dello spostamento di Urologia a Mirano, attuale servizio di eccellenza. Tengo a sottolineare che l’incontro effettuato con l’assessore alla Sanità Luca Coletto e il presidente della giunta regionale Luca Zaia, è stato positivo. Li ringrazio personalmente per la loro disponibilità e sensibilità, inoltre mi hanno rassicurato che il tutto è stato sospeso in attesa della nuova riorganizzazione aziendale ospedaliera».
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