Mercatino di Natale diffuso, da Carpenedo a Marghera, sottopasso compreso
Il sindaco Brugnaro ha confermato che non ci saranno banchi in piazza Ferretto: categorie preoccupate
Gianluca Codognato
MESTRE. Un Natale diffuso, da Marghera fino a Carpenedo, compreso l’allestimento del sottopasso della stazione. Gruppi musicali, pini di 15 metri, tappeti rossi, luminarie salentine, giostre per i bamibini.
E’ questo il programma deciso dal sindaco Luigi Brugnaro (e solo da lui, evidentemente, mancando anche l’assessore al commercio) per il mese di dicembre, così come annunciato alle associazioni di categoria la scorsa settimana. Ora Confesercenti e Ascom devono dire come intendono partecipare all’ evento e, soprattutto, cosa intendano fare gli ambulanti. Perché, a scanso di equivoci, il primo cittadino ha ribadito che il mercatino in piazza Ferretto non si farà, e con ogni probabilità non si farà neppure in via Palazzo. Tra l’altro, come ricordano ancora i rappresentanti di categoria, i banchetti non potranno andare neppure in piazzetta Coin, dove c’è il mercato bisettimanale, in via Allegri gli spazi sono ridotti, perché è stato ampliato il plateatico del bar collocato nella strada, e naturalmente in via Poerio fra Marzenego scoperto e lavori del museo M9, ci staranno davvero pochi stand. Ieri gli ambulanti, convocati da Ascom e da Confesercenti, si sono detti assolutamente scontenti sia per il programma che per l’assenza di dialogo con l’amministrazione.
Però, come sottolinea Tiziano Scandagliato della Confesercenti stessa, “ci hanno detto che non possono non lavorare nel periodo natalizio, sarebbe per loro deleterio. Per quanto ci riguarda, invece, noi siamo ancora convinti che sarebbe il caso di non fare nulla. Nei prossimi giorni ci dobbiamo incontrare nuovamente con il sindaco, a quel punto vedremo che cosa accadrà. Di certo bisogna decidere in fretta perché è molto tardi”. I dubbi sulla programmazione proposta da Luigi Brugnaro sono molti e legati soprattutto all’impossibilità di collocare gli stand in piazza e all’organizzazione a prima vista caotica degli eventi. Maurizio Franceschi, direttore della Confesercenti provinciale conferma l’impegno dell'associazione a non lasciare Mestre senza il “Natale”. “Stiamo facendo le nostre valutazioni – commenta – tenuto conto però dell’umore degli operatori che sono molto scontenti. Noi comunque ci concentreremo sull’area centrale della città, sapendo però che siamo a metà ottobre e che ormai il tempo a disposizione è poco”.
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