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Asl e Azienda zero Consiglio e partiti si dividono

MIRANO. Il Consiglio comunale critica “Azienda zero”, la nuova realtà regionale che muoverà i fili della sanità veneta e che prevede, tra le altre cose, la creazione di sette Asl provinciali. Ma le...

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MIRANO. Il Consiglio comunale critica “Azienda zero”, la nuova realtà regionale che muoverà i fili della sanità veneta e che prevede, tra le altre cose, la creazione di sette Asl provinciali. Ma le osservazioni del parlamentino arrivano in Regione zoppe, senza unanimità, dopo alcune assenze e due voti contrari.

Il parere sul progetto di legge regionale riprende in parte il documento approvato dall’Anci Veneto e in parte aspetti della mozione presentata dal M5S regionale: critica i confini provinciali delle nuove Asl, boccia l’eliminazione della figura del direttore dei servizi sociali e chiede di mantenere assetto e competenze delle conferenze dei sindaci. Al momento del voto però il Consiglio si spacca: Marco Marchiori (M5S) vota contro e divide il suo gruppo: «Resto critico contro il progetto regionale, ma ritengo contraddittorio perseguire a tutti i costi l’unanimità. Considero più del Pd questa una cattiva legge, ma la mozione del M5S era diversa da questo documento: l’opposizione non può essere la maggioranza». Contrario anche Giampietro Saccon (Prima il Veneto), che ha mosso obiezioni tecnico-procedurali. Distinguo che pesano, insieme all’assenza dei due consiglieri del Pdl e che portano il sindaco Maria Rosa Pavanello ad attaccare: «In tutto il Veneto molti rappresentanti degli enti locali di centrodestra si sono espressi in maniera critica e costruttiva sulla riforma. A Mirano ho sentito solo motivazioni inconsistenti, non circostanziate e poco comprensibili». (f.d.g.)

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