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Rubati gli angioletti messi dalla mamma sulla tomba della figlioletta

Ladri senza cuore in cimitero a Spinea. Pochi mesi fa a Santa Maria di Sala un caso identico

Filippo De Gaspari
1 minuto di lettura

SPINEA. Spariscono gli “angioletti” portati dalla mamma nella tomba della figlia scomparsa subito dopo il parto. Una storia di vergogna e dolore, come altre purtroppo se ne sentono di simili, che arriva da Spinea, dove sembrano non fermarsi i furti tra le tombe del cimitero. La piccola Desiree si è affacciata alla vita per poco, pochissimo tempo: un’ora e mezza dopo essere nata ha chiuso gli occhi per sempre a causa di un’asfissia. Era il 27 dicembre 2012. Per mamma Nicole però è come se vivesse, sorridesse e piangesse ancora. Ogni giorno va a trovarla al cimitero di Spinea, dove per lei ha perfino spostato la residenza (la famiglia è originaria di Chirignago) per poterla tenere più vicino. È qui, dalla piccola lapide bianca, che Desiree, che oggi avrebbe due anni e 7 mesi, parla con la mamma in un rapporto che è lo stesso di quel primo interminabile abbraccio in ospedale. Come ogni mamma, Nicole le ha anche portato dei regali. Soprattutto angioletti, perché quello era Desiree: un angelo. Ce ne erano tre fino a pochi giorni fa sulla sua piccola candida tomba. Due settimane fa ne è sparito uno, l’altro ieri gli altri due. Ignoti, senza ritengo, li hanno rubati e con essi hanno portato via tutto il carico di amore e significato che quelle statuine rappresentavano per Nicole e la famiglia.

A denunciarlo è la nonna della piccola, Michela, che è la madre di Nicole: «Non si può capire quanto soffra mia figlia», racconta la donna, «dopo la perdita di Desiree ora deve subire anche il terribile affronto di queste persone. Volevo acquistare nuovi angioletti, ma non credo lo farò». Ora Nicole è la madre di un altro bel bambino, di un anno e mezzo, ma è come se Desiree fosse ancora parte della sua bellissima famiglia, anche se non c’è, non si vede e riposa in un altro luogo. In città la voce del furto degli angeli di Desiree si è sparsa in fretta: l’indignazione corre in piazza, sui social, dove mamma e nonni hanno trovato poche parole per sfogare la loro rabbia velata di rinnovato dolore. E c’è chi chiede l’intervento del sindaco per sorvegliare meglio ciò che accade in cimitero.

Non è la prima volta che vengono segnalati furti tra le tombe e purtroppo il camposanto di Spinea non rappresenta un caso isolato. Pochi mesi fa un caso analogo anche a Santa Maria di Sala.
 

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