Inchiesta Mose: chiesto il rinvio per gli ultimi 12
Orsoni, Matteoli, Sartori, ex presidenti del Magistrato alle acque e della Corte dei Conti accusati di corruzione
Giorgio Cecchetti
VENEZIA. I pubblici ministeri di Venezia Stefano Ancilotto e Stefano Buccini hanno chiuso le indagini sul Mose, firmando ieri la richiesta di rinvio a giudizio per gli ultimi dodici imputati. La Procura chiede il processo per corruzione nei confronti dell'ex ministro delle Infrastrutture e attuale senatore di Forza Italia Altero Matteoli, per l'ex presidente del Magistrato alle Acque Maria Giovanna Piva, per l'ex magistrato della Corte dei Conti Vittorio Giuseppone, per l'architetto che restaurò la villa dell'ex ministro Galan, Danilo Turato e per alcuni imprenditori tra cui il romano Erasmo Cinque, ex presidente della Confedilizia del Lazio. Con loro, stando alla richiesta di rinvio a giudizio firmata anche dal procuratore Luigi Delpino e dal procuratore aggiunto Carlo Nordio, devono essere processati pure l'ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e l'ex parlamentare europea di Forza Italia Lia Sartori, che devono rispondere di finanziamento illecito dei rispettivi partiti. A pagare le mazzette e a finanziare la politica, stando alle accuse, erano stati il presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati, l'ex presdiodente della Mantovani Piergiorgio Baita e gli altri imprenditori a capo delle imprese che componevano il Consorzio. Ora toccherà al giudice veneziano Andrea Comez fissare l'udienza e valutare prove e indizi, udienza che presumibilmente sarà fissata nel mese di ottobre.
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