Saldi flop, si salvano solo i grandi negozi
Acquisti in calo del 5%, con punte del 15% in periferia. In controtendenza i centri commerciali e gli esercizi in centro città
di Marta Artico
Compere in calo nelle prime due settimane di saldi. L’osservatorio dell’Adico, che all’inizio dei ribassi pronosticava un leggero aumento, adesso diagnostica un calo del 5 per cento nelle vendite di fine stagione. «Complice il grande caldo che ha limitato l’affluenza di clienti nei negozi», sostiene l’associazione dei consumatori «le prime due settimane di saldi in città fanno registrare un calo delle vendite». A fare la parte del leone sono i templi dello shopping e gli outlet che in città non mancano.
«È andata bene nei centri commerciali, soprattutto nella galleria Auchan (+7%)» si legge nella nota dell’Adico. «Non si lamentano i negozi di piazza Ferretto e delle zone limitrofe (+3%), in particolare quelli di calzature». Appena si esce dal “salotto cittadino”, però, le cose cambiano. «Già nelle zone limitrofe al centro città i cali delle vendite, legati sicuramente all’afa eccessiva che ha limitato le passeggiate, sfiorano il 15%. Due clienti su tre sono donne e hanno speso in media 130 euro per comprare soprattutto costumi e biancheria, mentre gli uomini hanno puntato sulle scarpe, spendendo in media 90 euro a testa. Lo sconto medio è del 30% con punte massime del 70%».
Sono questi i principali risultati della consueta indagine svolta dall’Adico sulla terraferma mestrina per le prime due settimane di saldi con interviste ai negozianti e agli iscritti all’associazione. «Analizzando i dati ottenuti, sono molte le possibili considerazioni commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, «anzitutto si può dire che il gran caldo abbia limitato lo shopping. Il primo sabato si sono registrati buoni affari, concentrati nelle ore serali, mentre domenica l’afflusso è stato molto inferiore. Naturalmente la gente ha preferito recarsi con l’auto verso i centri commerciali, dove l’offerta dal punto di vista della moda è comunque molto variegata. Nella zona centralissima della città i negozianti si dicono abbastanza soddisfatti, anche se in tanti si lamentano per il fatto che molti colleghi hanno iniziato gli sconti ben prima delle date fissate utilizzando vari escamotage, e che ormai diverse attività praticano sconti per 12 mesi all’anno». Aggiunge ancora Garofolini: «I negozi del centro hanno potuto godere di una concorrenza sempre più ridotta, date le molte attività che sono cessate o attorno a piazza Ferretto. I negozi più “periferici” scontano la fortissima concorrenza dei centri commerciali».
Mestre sconta i soliti problemi: parcheggi cari e lontani, viabilità, zone off limits che disincentivano i consumatori. «Non abbiamo sentito particolari lamentele», commenta il direttore di Confesercenti, Maurizio Franceschi, "nulla di nuovo rispetto a quanto ci si aspettava».
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