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Tolomei e Ferro alla resa dei conti

Martedì alla sbarra i due chioggiotti accusati dell’omicidio Homencu. Chiederanno lo sconto della pena

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CHIOGGIA. I chioggiotti Gianni Tolomei e Walter Ferro, accusati dell’omicidio del moldavo Vitalie Homencu, attraverso i loro difensori chiederanno entrambi il rito abbreviato al giudice veneziano Barbara Lancieri, che il prossimo 14 luglio li ha convocati per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dei pubblici ministeri Roberto Terzo e Walter Ignazitto. Vogliono in questo modo portare a casa, in caso di condanna, lo sconto di un terzo sulla pena finale prevista per chi fa risparmiare tempo ed energie alla giustizia.

Le prove nei loro confronti sono schiaccianti e, tra l’altro, Ferro ha ammesso di aver partecipato alla preparazione della rapina e di essere stato presente al «colpo», accusando Tolomei di aver sparato al giovane straniero, e, se gli avvocati Mauro Serpico e Mariarosa Cozza non avanzassero la richiesta di rito alternativo, i due imputati chioggiotti finirebbero davanti alla Corte d’assise, competente per giudicare gli omicidi e composta anche da giudici popolari che, solitamente, sono meno benevoli nei confronti dei chi commette rapine, in questo caso, finita con un omicidio.

Ferro ha collaborato con gli inquirenti e potrebbe ottenere uno sconto ulteriore, anche perché non è lui ad aver premuto materialmente il grilletto, anche se gli è stato contestato il concorso nell’omicidio.

E, nel corso dell’udienza di martedì prossimo, anche Tolomei potrebbe decidersi a rilasciare dichiarazioni.

Fino ad ora non ha mai parlato e non ha voluto rispondere alle domande degli inquirenti, sarebbe dunque la prima volta che fornisce la sua versione dei fatti.

Oltre alle dichiarazioni di Ferro, che sono arrivate dopo, i due pubblici ministeri hanno la pistola che ha ucciso Homencu, arma che è stata trovata nell’auto di Tolomei con il figlio alla guida.

La perizia balistica ha confermato che con quella pistola è stato assassinato il giovane moldavo.

Inoltre, gli inquirenti hanno riscostruito i movimento di Tolomei e Ferro attraverso i loro cellulari, entrambi erano nella zona dove la vittima è stata uccisa e sepolta di nascosto, in un campo nei dintorni di Chioggia.

Giorgio Cecchetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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