In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Saldi al via, ma senza ressa il cliente si è fatto più esigente

I centri commerciali hanno segnato un buon avvio di sconti, ma molte persone hanno scelto il mare C’è chi propone la “Notte bianca” dell’acquisto e chi offre cento secondi “prendi e non paghi”

2 minuti di lettura

Fame di sconti, ma anche voglia di mare e di spiaggia: in tanti, ieri, sembrano aver preferito l’ombrellone al carrello; se centri commerciali e negozi del centro Mestre hanno infatti visto un buon numero di clienti affollare camerini e scaffali, è altrettanto vero che nonostante i ribassi fino al 50% non si sono viste code chilometriche per arrivare ai banconi dei negozi, né zuffe davanti agli espositori pieni di capi alla rinfusa, complice forse il caldo torrido di sabato.

La mancanza di scene degne di una commedia hollywoodiana, comunque, non ha corrisposto necessariamente ad un cattivo risultato per gli esercenti: nel reparto abbigliamento di Coin, all’ora di pranzo, il personale raccontava di aver già superato i numeri dell’anno precedente, «nonostante di solito la nostra clientela arrivi in gran parte nel pomeriggio», ha spiegato una responsabile del settore donna, «forse è cambiato il modo di comprare: meno capi, ma più costosi, per sfruttare al meglio i saldi».

Eppure nei grandi centri commerciali della periferia veneziana, come Auchan e Nave de Vero, a segnare il maggior numero di presenze sono state le catene del low cost, come i vari Stradivarius, Pull & Bear, Zara e il famosissimo H&M, dove anche a mezzogiorno per accedere alle cabine di prova si era costretti ad aspettare una manciata di minuti in fila. «Sono settimane che evito di guardare le vetrine per non cadere in tentazione», ha scherzato una delle tante ragazze in coda nel supermercato mestrino, «sarebbe stato assurdo comprare qualcosa a prezzo pieno dieci giorni fa solo per vederlo oggi venduto alla metà».

Paradossalmente, nel nuovo tempio dello shopping a Marghera, uno dei negozi più affollati era l’Apple store, che ai saldi non partecipa, ma che con il suo design futuristico e i nuovi smartwatch in bella vista ha convinto quasi tutti i visitatori a gettare almeno un’occhiata al suo interno. Gli altri colossi dell’elettronica, d’altronde, non sono rimasti a guardare e tutte le grandi catene del territorio hanno proposto qualche tipo di promozione per cavalcare l’entusiasmo dei consumatori allettati dagli sconti stagionali, arrivando persino ad offrire ai propri clienti la possibilità di fare incetta tra gli scaffali colmi di giocattoli tecnologici per un centinaio di secondi, ma solo dopo aver acquistato almeno un prodotto.

Al Valecenter di Marcon, anche nel pieno pomeriggio nessuno sembrava avere troppa fretta: per approfittare del primo giorno di ribassi, infatti, la direzione ha deciso di tenere le saracinesche alzate fino a mezzanotte, seguendo il modello dei grandi outlet e sperando di replicarne anche gli incassi. «Questa pseudo notte bianca è una buona idea», ha commentato una signora già carica di borsette di carta, «ma la cosa importante è che le promozioni siano reali: io nelle settimane che precedono i saldi controllo sempre i prezzi, solo così si può essere sicuri che la percentuale di sconto indicata nei cartellini sia veritiera». Le consumatrici più preparate, però, non si fermano qui: «Ho già fatto un carrello virtuale con quello che mi interessa attraverso il sito Internet del negozio», spiega una giovane mentre scorre i vestiti sugli appendiabiti. «Ora il problema è trovare tutto tra gli scaffali veri e propri, sperando che sia in saldo!».

Buoni affari anche per i bar e i ristoranti che trovano asilo nei corridoi dei centri commerciali: chi si è lanciato a caccia di offerte a stomaco vuoto ha finito per cedere alla tentazione di panini, gelati e yogurt. In una giornata così afosa anche l’aria condizionata dei supermercati ha giocato un ruolo decisivo.

Giacomo Costa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori