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Primo consiglio comunale, Brugnaro a ruota libera su libri gender, moschea e grandi navi

Eletta la presidente del Consiglio: è Ermelinda Damiano, praticante legale mestrina. Sui dipendenti comunali: "Via l'orologio marcatempo, ci fidiamo delle persone". L’opposizione conta su soli 11 consiglieri su 36

Alberto Vitucci
3 minuti di lettura

VENEZIA. L'era Brugnaro a Ca' Farsetti è cominciata oggi, giovedì 2, con un consiglio comunale durato due ore e mezza, tra adempimenti di legge e un lunghissimo discorso del neo sindaco che ha toccato i temi più vari, dalle grandi navi ai libri gender già ritirati dalle scuole, dai dipendenti comunali a quelli delle biblioteche, passando per la sicurezza, la moschea, i servizi sociali

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La seduta era convocata per le 15 a Ca’ Loredan ed è iniziata in ritardo di mezz'ora. A presiderla nella primissima parte è stato il consigliere anziano Maurizio Crovato, giornalista Rai in pensione, che dopo l'elezione del presidente del Consiglio ha lasciato il seggio alla giovane praticante avvocato Ermelinda Damiano. A seguire il giuramento di Brugnaro, il suo intervento-fiume, gli interventi di alcuni altri consiglieri tra cui Felice Casson (centrosinistra) e Davide Scano (M5S) e la nomina dei due vicepresidenti, Saverio Centenaro e Giovanni Pelizzato.

Guarda un passaggio del discorso di Brugnaro (video Agenzia Interpress)

La diretta del consiglio comunale

Ore 18. Dopo due ore e mezza, si è concluso il primo consiglio comunale della nuova amministrazione.

Ore 17.30. L'ultimo punto all'ordine del giorno è l'elezione dei componenti della commissione elettorale comunale.

Ore 17.20. Elezione dei due vicepresidenti del Consiglio: la maggioranza propone Saverio Centenaro, la minoranza Giovanni Pelizzato. Entrambi risultano eletti.

Ore 17. Felice Casson prende la parola e chiede spiegazioni sul discorso di Brugnaro che non è stato di natura tecnica ma politica, e chiede anch'egli di poter intervenire. Qualche fischio dalla platea. "Tutti assieme non rappresentiamo neanche il 50 per cento dei veneziani. Significa che le proposte politiche al ballottaggio non hanno avuto la considerazione di metà dei cittadini", ha detto Casson, "Faremo dei gruppi di lavori tematici su lavoro, salvaguardia di Venezia, welfare nell'ottica di un progetto di città. Chiedo trasparenza reale e apertura ai lavori dell'amministrazione".

Ore 16.35. Luigi Brugnaro presenta gli assessori e le rispettive deleghe. Il sindaco ha parlato anche dei dipendenti comunali, dopo che stamattina ha incontrato i delegati sindacali. "Apriremo subito il tavolo di lavoro per i dipendenti comunali. Con questo contratto verrà valorizzato talento e merito. I cittadini sono i nostri soci di maggioranza e a loro dobbiamo rispondere. Togliamo l'orologio marcatempo, ci fidiamo delle persone, ripartiamo da quelli che ci vogliono dare una mano. Dirigenti e direttori si dovranno occupare di organizzare la macchina". E sulla sicurezza: "La sensazione di sicurezza delle donne sarà il metro della nostra attività".

Ore 16.20. "Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana": Luigi Brugnaro ha pronunciato il giuramento. "Non siamo esperti di macchina comunale, ma di vita e di lavoro. Non lavoreremo contro, ma per la città di Venezia e per la Città metropolitana": così ha iniziato Brugnaro il suo primo discorso in consiglio comunale. "Il nostro Consiglio è fatto da persone umili e coraggiose. Non ho patti con i partiti, nessuno mi tirerà per la giacca. Sicurezza, decoro e lavoro prima di tutto. La nostra natura rimane fuscia, ma apriamo a tutti". "Vogliamo promuovere a Venezia una conferenza sui migranti a palazzo Ducale, con il presidente della Commissione Europea Juncker e il premier Renzi". "Non accettiamo arroganze culturali da nessuno, così va letto il ritiro dei libri gender. Lo riteniamo un insulto alla maggioranza delle persone". E poi contro la Goletta Verde: "Basta frottole su Venezia". E ancora la moschea: "Si faranno le cose che la cittadinanza vorrà, non tolleriamo azioni furbesche dietro azioni fintamente culturali". Grandi Navi: "La città ha già deciso, non ci faranno paura insulti e minacce". "Chiedo a tutti pazienza e coraggio. Dobbiamo lavorare per raggiungere cose positive per i cittadini".

Ore 16.15. Con 25 voti, la giovane avvocata mestrina Ermelinda Damiano, praticante legale allo studio Chinellato e sesta nella lista degli eletti con 196 voti, la nuova presidente del consiglio comunale di Venezia. "Il nostro ovbiettivo è il bene della città e dei cittadini. La nostra città è appena uscita dal commissariamento. Non possiamo deludere le aspettative della comunità", ha detto una emozionatissima neo presidente del Consiglio, "Mi auguro che questa possa essere una esperienza di crescita. Ringrazio in anticipo anche i dipendenti del Comune, oltre alla mia famiglia e agli amici". E in chiusura cita i versi di "Libertà e partecipazione".

Ore 16. Nomina del presidente del consiglio comunale. Il consigliere Renzo Scarpa, a nome della maggioranza, propone di eleggere quale presidente la consigliera Ermelinda Damiano. Si procede con votazione nominale palese.

Ore 15.50. Si procede alla surroga del consigliere Gian Angelo Bellati (candidato sindaco della Lega, poi a sostegno di Brugnaro), dimissionario. Viene sostituito dalla prima dei non eletti della sua lista, Silvana Tosi.

Ore 15.45. E' in corso la lunga procedura di convalida degli eletti.

Ore 15.30. E' iniziato con mezz'ora di ritrardo il primo consiglio comunale dell'era Brugnaro a Venezia. Il sindaco si è presentato in sala consiliare con una cravatta rossa con un fermacravatta che gli è stato donato. In aula anche Felice Casson, sconfitto alle urne, preso d'assalto dalla stampa dopo un silenzio durato dal 14 giugno. Presiede l'assemblea Maurizio Crovato. In sala oltre un centinaio di persone.

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