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Il sindaco di Jesolo: "I profughi? Un pericolo per le donne".

Per Valerio Zoggia: "Non si sa come reagirebbero davanti a una bagnante in bikini". Dure reazioni della città: "Dichiarazioni degne dei peggiori bar e che danneggiano il turismo"

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JESOLO. L'ultima uscita contro i profughi è quella del sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, secondo cui: "Mettono in pericolo le donne in bikini".  La risposta della città però è dura: "Il sindaco fa dichiarazioni irresponsabili che danneggiano l'imprenditoria turistica".

L'inedito allarme è stato lanciato direttamente dal municipio. «Si tratta di ragazzi che arrivano da Paesi e culture così diverse dalle nostre e sono un potenziale pericolo per le donne in bikini sulle spiagge». Reduce da un breve intervento alla trasmissione Agorà su Rai 3, Valerio Zoggia apre un nuovo tema sui richiedenti asilo, destinato a far discutere. Ha fatto un sopralluogo alla Croce Rossa, dove tra un paio di giorni dovrebbero sparire le tende allestite ed essere trasferiti i migranti, poi anche al residence Magnolie di Eraclea, dove ne sono ospitati altrettanti. «La gente ha paura», spiega, «non può essere una località di mare il luogo in cui trasferire migranti e dobbiamo dircelo in faccia. Ci sono tra i migranti anche donne, vestite, con il velo. Ebbene, vanno a fare il bagno restando così vestite. A questo sono abituati. Allora vedono le loro donne vestite anche in spiaggia, le nostre in bikini, addirittura in topless. Che reazioni si possono scatenare in giovani di 20 anni? Dobbiamo prenderne coscienza. Al residence di Eraclea ci sono genitori preoccupati per le loro figlie».

L'uscita segue quella di altri politici di destra che avevano sostenuto che "Per colpa dei profughi si era assistito a un crollo delle prenotazioni". Una dichiarazione, però, che era stata smentita dall'Associazione jesolana albergatori, che ha invece non aveva rilevato alcuna flessione.

Reazioni molto dure dalla riunione dei capigruppo a Jesolo. «Ho chiesto al sindaco di intervenire presso la Croce Rossa», dice Daniele Bison della civica Jesolo, «per chiedere l’immediata rimozione delle tende inutilizzate, per evitare allarmismi e strumentalizzazioni. Ho appreso che dei 54 clandestini arrivati nei giorni scorsi, più della metà hanno già lasciato di loro iniziativa la struttura, probabilmente verso il nord Europa. Mi chiedo a questo punto perché creare tutta questa confusione con danni di immagine enormi per la città». Amorino De Zotti, ex presidente Apt, anche lui ad Agorà, si augura che la Croce Rossa sia venduta all’asta al più presto possibile, dopo i primi bandi andati deserti per i costi eccessivi. Mirco Crosera invita il sindaco e non pensare ai migranti, quanto ad abusivismo commerciale e spaccio.

Sinistra Ecologia e Libertà va giù duro con Salvatore Esposito: «Riteniamo gravi, irresponsabili e dannose le dichiarazioni del sindaco Zoggia e dal consigliere regionale della Lega Calzavara sui profughi. Dichiarare che già ci sono disdette dei turisti negli alberghi, che l’arrivo dei profughi stia generando condizioni di disagio sia per la popolazione che per l’immagine turistica della città vuol dire, oltre che cavalcare la paura, diffondere preoccupanti messaggi di tensione proprio verso coloro che vorrebbero soggiornare a Jesolo.  Tali considerazioni sono sbugiardate dai dati presentati dal prefetto Cuttaia che, oltre a negare un aumento di crimini,  mettono in evidenza invece una notevole diminuzione.  Che la presenza dei profughi non abbia generato problemi viene ribadito dai principali operatori turistici della città. Le coraggiose parole del presidente di Jesolo Turismo, nonchè albergatore del 5 stelle Almar, Boccato, rendono giustizia alle esternazioni sia di Zoggia sia di Calzavara. Nenache al bar si dicono cose del genere».

"Il Pd non intende dare sponda a chi, ad arte", dice Damiano Mengo, "intende creare la caccia all'uomo nero. Abbiamo un centro della Croce Rossa che li ospita, attrezzato nel modo migliore e, anzi, il PD ringrazia l'Aja per la tranquillità con cui ha riportato gli avvenimenti degli ultimi giorni, fotografando la realtà per quella che è e rasserenando gli animi di turisti e residentti. Siamo certi che l'opposizione, tra la scelta cauta e serena di AJA e il loro gridare "al lupo al lupo" per pura chiacchiera politica, sceglieranno la prima posizione. Il PD propone a Prefetto e organi sovracomunali una distribuzione maggiore dei flussi di questi rifugiati per permettere alla popolazione e a  loro stessi una maggiore tranquillità sociale."

Poi "Sinstra" con Rodolfo Murador. "Non pensavo", dice, " si potesse arrivare a tanto. Neanche nel più bislacco dei bar si dice una bestialità simile. Una dichiarazione del genere danneggia realmente l'immagine di una località turistica. Dopo aver sostenuto, come il suo predecessore Calzavara, di cui è stato il vice per 5 anni, che l'accoglienza dei profughi danneggia il turismo, ora si arriva al ridicolo. Spero che le categorie economiche jesolane, AjA in testa, prendano atto che è necessario farlo tacere, magari spiegandogli che viviamo in un'epoca in cui tutte le immagini del mondo sono visibili a tutto il mondo".

 

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