I saldi cominceranno il 4 luglio ma la corsa al ribasso è già partita
Tra promozioni, “fuori tutto”, sconti ai clienti affezionati, fidelity card, sms e finte “cessate attività” gli esercenti cercano di essere più appetibili ai compratori. E intanto apre qualche negozio nuovo
di Marta Artico
I saldi di fine stagione inizieranno il 4 luglio, ossia sabato prossimo, con la speranza dei negozianti che i consumatori corrano in massa a fare spese, rimettendo in moto l’economia zoppicante. Di fatto, però, ribassi e sconti sono già iniziati in molte attività del centro città così come della periferia, più o meno dichiaratamente, ed ecco perché, anziché attendere i clienti il 4 luglio, i negozianti cercano di anticipare lo shopping allungando il periodo delle compere estive, già di per sé breve.
Non è questa una novità, perché oramai in ogni periodo dell’anno ci sono promozioni per invogliare a fare shopping e portarsi a casa un costume piuttosto che uno scamiciato o un paio di scarpe aperte. C’è chi non si fa problemi e scrive chiaro e tondo che la merce è a metà prezzo. “Fuori tutto”, “operazione ribassi”, gli slogan più gettonati che si trovano in giro, nonostante siano vietati a 30 giorni dall’avvio dei saldi. Anche chi non espone scritte colorate e accattivanti per pubblicizzare occasioni, pratica sconti all’interno del negozio: «La merce è scontata, non si preoccupi», «possiamo farle già il prezzo dei saldi». E così i clienti, ancora prima di chiedere il 20, 30, 50 per cento in meno, sanno che la commessa o la titolare spiegheranno loro che la scontistica è già quella di fine stagione.
Scritte a parte, all’interno del negozio nei prezzi dell’etichetta quello originale è corretto e ritoccato all’ingiù. C’è chi inizia con il 20 per cento per poi arrivare a metà prezzo e oltre, chi non pratica sconti oltre il 20-30 per cento perché magari vende già la merce scontata online.
Ma c’è anche un’altra strategia molto in voga in questi ultimi anni, messa in atto soprattutto dalle grandi catene e dai marchi più famosi: mandare sms, mail, messaggi su smartphone e avvisare i clienti che con la “fidelity card” è possibile egualmente ottenere i ribassi o farsi mettere via qualche oggetto desiderato. Oltre alle scritte colorate e gli slogan, c’è anche chi scrive fuori dalle vetrine che svuota tutto per “cessata attività”, poi però all’interno viene spiegato che la decisione non è ancora stata del tutto presa. Una strategia?
Nel frattempo in centro, la mappa delle aperture e delle serrande che si abbassano, continua modificarsi. E se c’è chi lascia, ci sono anche nuove attività che ci provano. In via Poerio, ad esempio, dopo che da un pezzo le vetrine di Byron sono rimaste a lungo vuote, aprirà “Le Farfalle” accessori moda, che ha annunciato la prossima apertura.
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