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Sede di Rifondazione «Nessun sequestro»

VENEZIA. Il giudice delle indagini preliminari di Venezia Barbara Lancieri ha respinto la richiesta della Procura di Venezia di porre sotto sequestro la sede del Comitato politico regionale di...

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VENEZIA. Il giudice delle indagini preliminari di Venezia Barbara Lancieri ha respinto la richiesta della Procura di Venezia di porre sotto sequestro la sede del Comitato politico regionale di Rifondazione comunista di via Buccari, a Mestre. Stando alle accuse, i dissidenti che sono già stati espulsi l’avrebbero occupato e impedirebbero materialmente ai militanti del partito di utilizzarla per la loro attività politica. Il magistrato avrebbe preso la sua decisione sostenendo che si tratta di una materia che deve essere affrontata dal giudice civile e che, quindi, non spetta al giudice penale stabilire chi debba usare quei locali.

Il pubblico ministero Walter Ignazitto avrebbe già aperto un fascicolo sulla vicenda sulla base di una denuncia presentata dall’avvocato di Roma Cesare Antetomaso per conto del tesoriere nazionale di Rifondazione Marco Gentilini, il quale sostiene che l’ex segretario di Rifondazione di Venezia Renato Cardazzo ed altri starebbero occupando abusivamente la sede, impedendo ai militanti del partito un loro diritto. Proprio per questo Cardazzo sarebbe finito sul registro degli indagati per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per attentato contro i diritti politici.

La guerra che ha portato all’espulsione dell’ex segretario lagunare, ma anche dell’ex consigliere comunale di Venezia Sebastiano Bonzio, dell’ex consigliere regionale Pierangelo Pettenò e di altri è scoppiata sul sostegno da dare o meno alla candidata presidente in regione del Pd Alessandra Moretti. Bonzio e gli altri si sono schierati con la candidata di Renzi mentre Rifondazione ha puntato su una candidata del partito.

(g.c.)

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