Cristiani perseguitati Bibione solidale
BIBIONE. Sono stati posizionati da giorni, ora sta ai turisti che frequentano dare il loro contributo per aiutare concretamente le famiglie cristiane del Medio Oriente in difficoltà. Si tratta dei...
BIBIONE. Sono stati posizionati da giorni, ora sta ai turisti che frequentano dare il loro contributo per aiutare concretamente le famiglie cristiane del Medio Oriente in difficoltà. Si tratta dei 308 raccoglitori di denaro (semplici boxini) allestiti lungo le strade di Bibione e soprattutto su tutte le attività ricettive, alberghi e campeggi quindi in posti sorvegliati, per l’iniziativa “Bibione Charity for family”, l’adozione a distanza di cristiani che vivono in Siria, Iraq e nelle zone di conflitto occupate dall’Is. Sono già iniziate le prime raccolte, grazie anche al contributo della parrocchia di Bibione e di don Andrea Vena; e alla Cei, la Conferenza Episcopale italiana che qualche settimana fa aveva presentato l’iniziativa.Vi aderisce anche la diocesi di Concordia Pordenone, con il vescovo Giuseppe Pellegrini.
Sono già coinvolti gli operatori, che inviteranno alla donazione gli oltre sei milioni di turisti che ogni anno scelgono la spiaggia veneziana come meta preferita delle loro vacanze. Più denaro sarà raccolto e più alto sarà il numero di famiglie adottate a distanza, che potranno continuare a vivere nella propria terra. Parte del ricavato sarà destinato alle ragazze madri in Italia, e a questo proposito si segnala, per “Bibione Ciarity for Family”, la collaborazione con l0istituto Madre della Vita che a Pordenone permette alle donne ospiti di crescere i propri figli.
«Abbiamo raccolto l’invito di Papa Francesco», spiega il presidente del consorzio turistico Bibione Live, Giovanni Mazzarotto, «e deciso di non voltarci dall’altra parte rispetto alle sofferenze di tante famiglie nel mondo. È un punto di partenza, una scelta insolita per una località di vacanza, ma Bibione da sempre precorre i tempi. La vacanza è occasione di spensieratezza, ma ciò non significa che non si possa dedicare un po’ del proprio benessere a chi sta lottando per il futuro dei propri figli e per la stessa vita. Le iniziative di Bibione sono sempre imitate, speriamo che ciò accada anche per questo progetto di solidarietà».
Rosario Padovano
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