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In tram a singhiozzo, due stop da 6 ore

Responsabili delle soste ancora i cali di tensione, per i quali non si riesce a trovare una soluzione. Disagi per gli utenti

di Carlo Mion
2 minuti di lettura

Non c’è pace per il tram tra le sottostazioni di alimentazione 6 e 7 di Marghera. Anche ieri il “siluro rosso” è rimasto senza alimentazione per un calo di tensione per ben due volte e complessivamente per oltre sei ore. Un disastro. Anche perché i tecnici, oltre a saper la causa, non riescono a trovare una soluzione al calo di tensione. Insomma il mistero dell’alimentazione che “cade”.

Il primo episodio alle 9.45, quando il convoglio Actv si è bloccato per un improvviso calo di tensione in corrispondenza di piazza Sant'Antonio a Marghera, in direzione del capolinea di Favaro Veneto.

Il mezzo pubblico ha perso potenza fino a fermarsi inesorabilmente sul binario quando è entrato in funzione il “salvavita”, lasciando a piedi i passeggeri. Immediato è scattato il servizio alternativo di pullman. Tra mille mugugni i passeggeri hanno fatto buon viso a cattivo gioco e hanno utilizzato gli autobus sostitutivi. Il problema è durato un paio d'ore, il tempo necessario per consentire ai tecnici di Pmv di individuare e risolvere il problema. La ripartenza del servizio solo poco prima di mezzogiorno.

Ma il servizio ha funzionato regolarmente solo per mezz’ora, infatti, sempre tra le due sottostazioni di alimentazione nuova ricaduta di tensione. A singhiozzo, sempre nella zona della città giardino, si sono registrati diversi cali di tensione che hanno indotto i responsabili a fermare definitivamente il servizio per ulteriori verifiche. Il servizio è ripreso solo dopo oltre quattro ore, intorno alle 16.30.

Nel lungo elenco di guasti e problemi che hanno fermato in questi anni il tram di Mestre si contano quasi una quarantina di episodi, compreso un piccolo deragliamento lo scorso ottobre alla fine di via Cappuccina, ma senza conseguenze. Ogni volta che il tram si ferma, Actv mette in campo, lungo il percorso, una coppia di bus per corsa. Da inizio 2015 abbiamo contato almeno una quindicina di fermi, durati qualche ora. Lo scorso anno rimase fermo anche intere giornate. Stop causati dai problemi più vari. Alcuni legati al maltempo, black out dovuti a temporali o fulmini, ma soprattutto sono stati finora i problemi elettrici con i cali di tensione della linea a fermare le corse, comprese quelle del pre-esercizio della linea per Marghera. Nei dieci anni di storia del progetto tram in città, costo 208 milioni di euro, tanti intoppi hanno frenato cantieri e corse: dai cedimenti nel sottopasso che fermarono i cantieri alle fessurazioni aperte nel vicino palazzo Splendid, ai rinvenimenti di bombe della seconda guerra mondiale poi fatte brillare evacuando centinaia di persone. E ancora il fermo di quattro mesi, fino a febbraio 2013, a causa della rottura di un giunto della linea aerea di contatto che ha poi costretto a sostituire i materiali ferroviari. Oltre ai frequenti cali di tensione sulla linea elettrica, ci sono stati i furti di rame. In primavera e nell'estate dello scorso anno i furti sono stati tantissimi. Quelli che hanno creato maggiori problemi e ritardi nella consegna dei lavori sono avvenuti a Marghera.

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