Droga: l’età per l’eroina si abbassa a 14 anni
Indagine degli operatori di strada. Il consumo di “polvere” aumenta del 25% tra i giovanissimi

CAMPAGNA LUPIA. Aumenta a dismisura in Riviera del Brenta il consumo di droga fa giovani e giovanissimi e l’età per fumare eroina si abbassa a 14 anni. Un fenomeno trova conferme anche dai tanti arresti e condanni di spacciatori di droga anche di livello internazionale. Aumentano poi anche le segnalazioni al Prefetto da parte delle forze dell’ordine.
A lanciare l’allarme è il vice presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 13 ,Fabio Livieri. «Assistiamo», spiega Fabio Livieri, «ad una riduzione del consumo generale di stupefacenti, ma ad un aumento anche con è punte del 25 % nei giovanissimi di età compresa fra i 14 e i 17 anni».
Nell’ultimo triennio, dallo studio fatto dagli operatori di strada nei 10 comuni della Riviera sono in rapido aumento i minorenni che assumono droga. In media la ricerca, durata due anni, ha constatato una ventina di giovani minorenni con problemi in un Comune di medie dimensioni come Pianiga o Camponogara, quasi 100 in un Comune come Mira.
«Le stime per i 14enni», spiega Livieri, «parlano di un aumento del 20% con punte del 25% in comuni grandi come Mira e Dolo». Per Livieri il fenomeno è legato anche all’aumento della povertà e ad una disgregazione familiare sempre più evidente: «I giovani e gli adolescenti che fanno uso di droga spesso fumando eroina e si caratterizzano sempre più per provenire da famiglie con problemi sociali davvero pesanti , in cui le figure genitoriali sono nulle.Bisogna rieducare anche i genitori».
Poi c’è anche il fenomeno di chi fra gli adolescenti arrotonda spacciando. Molti ragazzi così di fronte a questa crisi economica che continua dal 2007 vedono in famiglia calare vistosamente il reddito ma non sono disposti a rinunciare a nulla.
«La scorciatoia dello spaccio», dice Livieri, «per avere qualche euro in più in tasca è diventata per molti ragazzi un’occasione allettante, tanto più che la vendita avviene tra coetanei e quindi il rischio appare a loro minore. Qui devono stare in guardia anche gli insegnati».
Pure la direttrice della cooperativa Olivotti di Mira, Monica Lazzaretto che da anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti coglie questi segnali. Spiega che sono sempre più le richieste di famiglie con ragazzi minorenni che chiedono di poter ospitare nelle strutture di Mira i loro figli ormai completamente dipendenti dalle droghe pesanti. (a.ab.)
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