De Marchi: «Trasporto pubblico e una viabilità da migliorare»
CAVALLINO. Stefano De Marchi, 34 anni, artigiano commerciante, sposato con tre figli, è la punta di diamante della lista Movimento 5 Stelle. Perché si candida? «Se i cittadini unissero le loro...

CAVALLINO. Stefano De Marchi, 34 anni, artigiano commerciante, sposato con tre figli, è la punta di diamante della lista Movimento 5 Stelle.
Perché si candida?
«Se i cittadini unissero le loro differenti potenzialità e competenze il risultato sarebbe migliore e più rappresentativo di una larghissima maggioranza. Finora non l’hanno potuto fare per insufficienza di strumenti democratici diretti. La nostra lista candida cittadini slegati da poteri d’interesse e partitici, portatori di idee nuove. Per questo sono entrato in politica».
Prime tre cose da fare?
«Sceglieremo gli assessori tramite selezione pubblica, valutandone i curricula per competenza e merito, eliminando voti di scambio. Apriremo poi il bilancio e i conti comunali, riducendo gli sprechi e rendendoli pubblici. Terzo, procederemo con il nuovo piano delle politiche sociali».
Pat, come migliorare la viabilità?
«Il Pat prevede possibili interventi sulle aree strategiche per migliorare la mobilità. Tali progetti devono partire da studi dettagliati sui flussi e sulle esigenze effettive del territorio e la loro vocazione. Sarà importante mantenere la reversibilità degli interventi per adattarci alle esigenze future».
Trasporto pubblico, come migliorarlo?
«Vogliamo una mobilità 24 ore, con coincidenze tra corse Actv e Atvo in tutti gli orari, potenziamento nelle tratte di punta per un trasporto pubblico dignitoso, favorendo non solo i residenti ma anche i circuiti turistici da e per le isole. Pensiamo poi al pendolarismo turistico ipotizzando parcheggi scambiatori e favorendo i mezzi pubblici lagunari. Non ultimo, chiederemo con forza a città Metropolitana e Regione un piano di mobilità integrato».
Turismo, commercio e rivitalizzazione centri urbani, che progetti?
«Paradossale che Cavallino-Treporti abbia uno dei più bassi redditi pro-capite del Veneto, registrando il 20% di afflusso turistico di tutta la Provincia, qualcosa non torna. Bisogna partire dalla riqualificazione dei centri urbani e di luoghi di identità collettiva e di sviluppo, accentrando i servizi connettendoli con le strutture ricettive».
Povertà e disoccupazione, come dare un contributo concreto?
«Promuoveremo nuove realtà lavorative per lo sviluppo e la crescita dei giovani e non solo, agevolando la nascita di start-up con l’assegnazione a tempo di spazi sfitti o inutilizzati. Apriremo uno sportello per ottenere finanziamenti pubblici nazionali e comunitari per nuovi progetti d'impresa».
Francesco Macaluso
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