VENEZIA. Alle 10.30 di venerdì si è chiusa la porta della Moschea alla Misericordia. Quattro vigili urbani in borghese hanno consegnato al custode del padiglione dell'Islanda, che ospita l'installazione delle polemiche, l'atto con il quale il Comune di Venezia dice stop all'apertura al pubblico della struttura espositiva.
Scrive sempre la Prefettura: «Le difformità riscontrate, rispetto alle dichiarazioni ed alla documentazione prodotta dai responsabili dell’installazione, hanno riguardato in particolare la violazione delle norme sulla sicurezza dei luoghi, visto il ripetuto superamento del limite massimo di capienza, limite in relazione al quale erano state approntate le necessarie misure di sicurezza». Infatti durante la preghiera del venerdì i vigili urbani avevano riscontrato che all’interno, contemporaneamente, c’erano 128 persone rispetto a un massimo consentito di 99. Il provvedimento di rimozione del cosiddetto “inizio attività”, ha effetto immediato, e oggi il padiglione dovrà essere chiuso e non accessibile al pubblico. L’atto può essere impugnato entro 60 giorni dalla notifica al Tribunale Amministrativo Regionale. Il commissario Vittorio Zappalorto ha spiegato: «Gli organizzatori del padiglione hanno giocato sull'ambiguità, chiedendo il permesso per una mostra, ma facendo poi una Moschea. Noi non siamo entrati nel merito, ma ci siamo limitati a constatare che i parametri che avevamo chiesto per l'autorizzazione all'uso dello spazio non sono stati rispettati, quando li abbiamo verificati, a cominciare dalla capienza, che era fissata per cento persone, e ne presentava - quando abbiamo compiuto i sopralluoghi - anche 130. Per questo abbiamo revocato la concessione. Quanto alla Moschea, se la Comunità islamica vuole aprirne una, basta che presenti una domanda al Suap, rispetti i piani urbanistici della zona prescelta per realizzarla e investa nella sua costruzione. Ma mi sembra che si voglia fare molti discorsi, ma pochi fatti».
Permessi e autorizzazioni varie sono state concesse per un’installazione artistica, non per un luogo di culto. Fin da subito il padiglione islandese si è mostrato una provocazione con gli organizzatori che non facevano chiarezza sul corretto uso degli spazi. L'opera è dell'artista svizzero Christoph Büchel, noto per le sue provocazioni: "The Mosque: The First Mosque in the Historic City of Venice", è stata realizzata in collaborazione con il centro islamico di Marghera, the Icelandic Art Center and the Ministry of Education e il Ministero dell'Istruzione e della Cultura d'Islanda e Sverrir Agnarsson, il presidente della Comunità musulmana di Islanda.
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