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Zappalorto approva il progetto per via Ulloa

MARGHERA. Il commissario Zappalorto tira dritto e approva il piano di riqualificazione di via Ulloa nonostante il consiglio di Municipalità di Marghera abbia dato parere contrario (con valore però...

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MARGHERA. Il commissario Zappalorto tira dritto e approva il piano di riqualificazione di via Ulloa nonostante il consiglio di Municipalità di Marghera abbia dato parere contrario (con valore però consultivo) e nonostante le proteste dei comitati della zona che domenica hanno attaccato striscioni contro il pericolo di una cementificazione selvaggia dell’area.

Il piano prevede un parco di 30 mila metri quadrati a ridosso dei palazzi della Cita, un albergo che occuperà un’area di 12mila metri quadri, un centro direzionale di 15mila metri quadri e uno spazio commerciale di 10mila metri quadri. Il nuovo piano di urbanizzazione sarà sviluppato alla porta sud della stazione ferroviaria di Mestre, in corrispondenza dell'accesso al sottopasso pedonale. Saranno così realizzati una nuova piazzetta e un edificio per biglietteria, ristoro e piccoli negozi. Il contributo pubblico al piano è stato fissato è in 2 milioni 628mila euro, pari al 50 per cento della valorizzazione del terreno. Nell’accordo ci sono anche edifici destinati a uffici del Comune mentre come contropartita la Municipalità di Marghera ha ottenuto lo stanziamenti di 420 mila euro per la sistemazione della ex scuola Edison. «Il provvedimento, di fatto», spiega il presidente uscente della Municipalità di Marghera Flavio Dal Corso, «è stato trasmesso con la procedura d'urgenza non consentendo il tempo per la convocazione di una commissione e di incontri pubblici per l'illustrazione e l'approfondimento necessario con la cittadinanza. Per questo il consiglio di Municipalità ha dato parere negativo».

A favore dell’approvazione della riqualificazione di via Ulloa si schiera invece il delegato uscente ai Lavori pubblici Valdino Marangon: «Con il nuovo centro commerciale e direzionale sono previste tante assunzioni. L’operazione non inonderà di cemento quell’area e per la prima volta lla Cita ci sarà un parco di 30 mila metri quadrati. Se non si avviava questa operazione tutto restava nel degrado come adesso». Alessandro Abbadir

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