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Rapinarono un commerciante, 12 anni di reclusione

Poco più di 12 anni di reclusione, complessivi, per tre dei quattro imputati accusati di aver sequestrato, picchiato e rapinato un commerciante trentaseienne di nazionalità marocchina e la moglie,...

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Poco più di 12 anni di reclusione, complessivi, per tre dei quattro imputati accusati di aver sequestrato, picchiato e rapinato un commerciante trentaseienne di nazionalità marocchina e la moglie, per via di un debito non saldato. Uno degli imputati è stato assolto. Datti avvenuti a Malcontenta di Marghera.

Complessivamente la richiesta dal sostituto procuratore Walter Ignazitto nella requisitoria conclusiva del processo celebrato davanti alla sezione collegiale del tribunale di Venezia, era stata di vent’anni. Il pm aveva sollecitato 6 anni di reclusione ciascuno per i principali responsabili dell'accaduto, Michele Nordio, 32 anni, di Dolo e Marco Sfriso, 44 anni, di Mestre; 4 anni per Cristiano Senigaglia, di Mira, e 3 anni e 2 mesi per Camilla Fracasso, 23 anni, di Dolo. Ieri Nordio è stato condannato a 5 anni, a 1500 euro di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici; Sfriso a 4 anni 7 mesi e 1200 euro di multa; e Senigaglia a 3 anni e 600 euro di multa. Per entrambi il giudice ha stabilito l’interdizione di 5 anni dai pubblici uffici. Camilla Fracaso, invece, è stata assolta per insufficienza di prove.

Il Tribunale ha ritenuto il reato di sequestro di persona assorbito da quello di rapina, quindi sono stati condannati per rapina.

I giudici hanno stabilito un risarcimento per danno morale in 3.500 euro. Mentre il danno materiale resta da quantificarsi in sede civile. Il Tribunale ha nel frattempo liquidato una provvisionale di 10mila euro

Le accuse formulate nei loro confronti sono quelle di rapina, sequestro di persona, lesioni personali e violenza privata in concorso. Al centro della vicenda vi è una somma di 1.500 euro che Nordio doveva allo straniero, ovvero il corrispettivo di uno stock di abiti che aveva acquistato da lui nel giugno 2011. Al posto dei soldi, però, Nordio consegnò una serie di telefoni cellulari in conto vendita, ma l'affare non andò bene e il marocchino insistette per avere il denaro. All'appuntamento si recò con la moglie ma, invece di ottenere la restituzione dei soldi, secondo l'accusa sarebbe stato trattenuto all'interno di un appartamento, picchiato e “ripulito” di 800 euro.

Due anni fa un quinto imputato, Luca Borella, residente in Riviera del Brenta, patteggiò durante l'udienza preliminare la pena di un anno e sei mesi con la sospensione condizionale.

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